Dal bullismo ai 150mila follower, Benedetta De Luca si racconta a Messina: "Non accontentatevi mai"
L'affrontare il bullismo, la voglia di non accontentarsi mai e il non fermarsi davanti agli ostacoli. Benedetta De Luca, content creator e attivista conosciuta soprattutto per il suo impegno nella promozione dell'inclusività, oggi è stata tra le "testimonial" dell'Inclusivity Village, l'evento per le pari opportunità promosso dal Comune di Messina. Benedetta è nata con una rara malattia genetica chiamata agenesia del sacro, che comporta malformazioni nella parte inferiore del corpo e problemi alla colonna vertebrale. Sin da giovane ha dovuto convivere con queste difficoltà, inclusa la necessità di usare una sedia a rotelle. Nonostante le sfide, Benedetta ha trasformato la sua storia personale in una missione per abbattere le barriere e i pregiudizi legati alla disabilità. È diventata un volto noto sui social media, dove condivide la sua vita quotidiana, diffonde messaggi di empowerment e cerca di ispirare le persone a sentirsi belle e sicure, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche. A Messina ha raccontato anche un po' della sua vita privata: "Ho trovato un fidanzato meraviglioso e, anche grazie al mio lavoro, non ho mai rinunciato a nulla". Benedetta si è laureata in Giurisprudenza e ha conseguito una specializzazione in diritto internazionale, ma ha anche lavorato come modella per marchi di moda, puntando a promuovere una rappresentazione più ampia e inclusiva nel mondo della moda. "Sono stata veramente felicissima di partecipare a questo evento perché si è respirata proprio la parola inclusione nel concreto, perché, ecco, parlare di inclusione è ancora necessario in questo momento storico, io cerco di farlo tutti i giorni sui miei canali social, cerco di far capire perché è importante parlare di diritti, non sono capricci, ma sono veri e propri diritti. Più se ne parla e più si condivide e meglio è, e penso che ognuno debba mettere questo mattoncino con costruire questa casa dell'inclusione".