Il comunale di “Bucalo” di Santa Teresa si trasforma in un palcoscenico di odio. Si gioca Jonica - Città di Avola valevole per la quinta giornata del campionato di Eccellenza. È il minuto 85’ si trasforma in un punto di non ritorno. Jairo Alegria, l'attaccante colombiano della Jonica, decide di dire basta. Basta ai cori razzisti che lo bersagliano dalla curva avversaria prendendolo di mira sin dai primi minuti della ripresa. Un gesto forte, chiaro, inconfondibile. Alegria si siede al centro del campo, immobile, circondato dalle maglie di entrambe le squadre. Qualcuno gli dice di alzarsi, di riprendere a giocare, ma il suo sguardo parla più di mille parole. Un grido silenzioso contro il razzismo, un atto di coraggio che mira a scuotere le coscienze. Alegria prende la via degli spogliatoi, con lui tutta la squadra. Un calcio al razzismo, una volta per tutte.
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