Stanno “affilando” i loro progetti i contendenti alla gestione dei chioschi che potranno essere realizzati nei parchi e nelle ville cittadine. Dopo la pubblicazione lo scorso giugno della manifestazione d’interesse, sono state cinque le proposte arrivate per le prime tre aree a verde messe a bando. Un numero oggettivamente non altissimo se si considera il potenziale di esercizi come quelli, la diffusione di esercizi di somministrazione in città e, diciamocelo, la fame di lavoro.
La nota positiva è che c’è almeno una “candidatura” per ciascuna delle tre ville: villa Mazzini, villa Sabin e la villetta di Ponte schiavo. Non è possibile sapere in che modo sono divise le 5 offerte, perché questo potrebbe condizionare questa fase della procedura.
Fino al 30 ottobre le società interessate avranno tempo per presentare un progetto concreto che possa consentire al Comune di poter scegliere una di queste offerte oppure di mettere a gara quella più interessante e verificare se altri possano essere interessati.
Il principio è quello di poter garantire all’interno di questi spazi molto frequentati un po’ in tutte le stagioni, un’ area di ristoro che finora non è mai stata prevista nei parchi cittadini. Non solo. Il Comune si libererebbe del servizio di guardiania che svolgerebbe di fatto il privato e potenzialmente anche della manutenzione ordinaria. Infatti, è stata prevista la possibilità di presentare proposte migliorative che potrebbero anche offrire questa opzione, magari a fronte di una riduzione del canone.
La durata della concessione in uso delle aree da adibire a chioschi è fissata in 9 anni, ma prima dei 5 non può essere girata ad altri soggetti.
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