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Dalla bancarotta della "Essequattro" alla "Rotonda Shopping" di Milazzo: sequestrato "l'impero" di Scozzafava e Bellinvia

La società è proprietaria della catena di negozi di arredamenti del marchio “Centro convenienza” che faceva capo all’imprenditore messinese Nunzio Scozzafava

Si sono concretizzati solo adesso, al termine di una complessa e minuziosa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, e affidata alla sostituta procuratrice Emanuela Scali, gli effetti del clamoroso fallimento della società “Essequattro srl” di Giammoro, proprietaria della catena di negozi di arredamenti del marchio “Centro convenienza” che faceva capo all’imprenditore messinese Nunzio Scozzafava e ai suoi familiari, con punti vendita del marchio “Centro convenienza” - oltre che a Barcellona e Messina -, nel resto dell'isola e fino a Roma, dichiarata fallita nell’ottobre del 2020.

Infatti, a seguito delle indagini che hanno visto operare congiuntamente i consulenti della Procura e gli investigatori del Nucleo di Polizia economico – finanziaria del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina, è stato svelato un sistema che avrebbe portato, oltre al fallimento della società Essequattro, alla bancarotta di altre 4 società che sarebbero state utilizzate a loro volta per generate altre e nuove imponenti attività commerciali.

Ieri, infatti, è stata eseguita su richiesta dei magistrati della Procura di Barcellona, con il procuratore capo Giuseppe Verzera e la sostituta procuratrice Emanuela Scali, l’applicazione nei confronti dell’imprenditore Nunzio Scozzafava, 73 anni di Messina; del figlio Augusto Scozzafava, 33 anni di Milazzo, considerati amministratori di fatto della fallita società e di Carmelo Bellinvia, 60 anni, di Castroreale, l’effettivo amministratore che inquirenti e investigatori ritengono invece proforma, la misura cautelare reale – in relazione a tutti i reati di bancarotta fraudolenta loro contestati – del sequestro preventivo cosiddetto “impeditivo” del Complesso immobiliare adibito ad attività commerciali ubicato a Milazzo, in località Corriolo, lungo il tratto della Statale 113, per un’area della superficie complessiva di circa 10.212 metri quadri. Il valore del compendio sequestrato è stato valutato in oltre 15 milioni di euro.

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