Continua a tenere banco la rivoluzione viaria che ha scatenato la protesta degli abitanti di Gravitelli. Non appena è apparsa la nuova segnaletica, si è aperto il dibattito, al punto che, su invito della Municipalità, anche il sindaco Basile si è dovuto recare in via Pietro Castelli per un affollato sopralluogo. Il restringimento della carreggiata e il divieto di sosta su entrambi i lati della strada fanno parte di un provvedimento provvisorio, emesso per consentire le verifiche prima ed i lavori poi sull'impalcato che copre il torrente Portalegni, il torrente che scorre sotto Gravitelli e via Tommaso Cannizzaro.
«Dove parcheggiamo?», la principale delle rimostranze degli abitanti della zona. Rimostranze di cui si sono fatti portavoce i consiglieri della quarta Municipalità. Ieri i due vicepresidenti, Debora Buda e Antonio Giannetto, il presidente, Matteo Grasso, ed una delegazione di residenti sono stati ricevuti, a palazzo Zanca, dal sindaco Federico Basile, dal vicesindaco Salvatore Mondello e dal dirigente del dipartimento Lavori pubblici, Antonio Amato. Il confronto è aperto, è stato stabilito che la quarta Municipalità presenterà le sue proposte sotto forma di una delibera e il tutto verrà valutato in tempi brevi. «Abbiamo chiesto chiarezza anche sui tempi di avvio dei cantieri, perché privare i residenti dei parcheggi, in una zona che ne è oggettivamente priva, senza che nessuno lavori effettivamente sulla strada, per molti sembra una beffa. Ci vogliono tempi certi», ha detto, a riunione conclusa, Debora Buda.
Il vicesindaco Mondello, dopo le prime proteste, aveva precisato: «Si è reso necessario progettare e finanziare un'opera di messa in sicurezza dell'impalcato sottostante la sede stradale della via Pietro Castelli, che era stata già oggetto di inibizione ai mezzi pesanti. Gli interventi, che saranno realizzati nei prossimi due mesi, richiederanno la chiusura di alcune aree della sede stradale, con conseguenti modifiche alla segnaletica».
Otto i punti chiave che i rappresentanti della Municipalità hanno messo sul tavolo e che saranno riassunti e descritti meglio nella delibera: rimodulazione delle fermate di Atm; l’eliminazione dell’edicola dismessa; l’eliminazione dei pali dismessi (da cui ricavare qualche posto auto); la realizzazione della segnaletica orizzontale (strisce bianche per i posti auto e strisce pedonali); la realizzazione degli stalli per i motorini (ma c’è da definire a che altezza); la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati (gli unici a norma, al posto dei dossi ormai vietati); il potenziamento dell’illuminazione stradale; il recupero dell’immobile ex Amam, da sfruttare per realizzare ulteriori parcheggi. Alcune di queste proposte hanno già avuto un avallo informale durante la riunione di ieri. A stretto giro i passaggi ufficiali.
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