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Brolo, arrestato un altro responsabile dell’aggressione avvenuta lo scorso luglio

Operazione congiunta della polizia di Stato di Capo d'Orlando e dei carabinieri di Brolo che hanno applicato la misura cautelare personale di collocamento in comunità nei confronti di un minore responsabile del reato di lesioni personali pluriaggravate commesso a Brolo il 24 luglio scorso, in concorso con altri 4 soggetti maggiorenni che, per il medesimo evento erano già sottoposti a misura cautelare. Il ragazzo, a seguito della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale per i minorenni Rosa Calabrò (su richiesta della competente procura della Repubblica, guidata da Andrea Pagano), è stato collocato in comunità.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dall’esito delle indagini avviate subito dopo la cruenta aggressione avvenuta nella nottata del 24 luglio, sia all’intero che all’esterno di un locale pubblico ubicato sul lungomare di Brolo. Le investigazioni condotte attraverso la raccolta di convergenti dichiarazioni rese dalle persone offese e dai testimoni oculari e l’acquisizione e la disamina di registrazioni video, diffuse in parte anche via web - in particolare su social network - hanno permesso di identificare tutti gli autori delle azioni delittuose contestate, di ricostruire l’intera dinamica dell’evento e le condotte dei singoli indagati, consistite in aggressioni caratterizzate da ferocia, efferatezza e brutalità. Gli elementi raccolti hanno permesso di delineare i futili motivi delle aggressioni patite dalle persone offese, la prima delle quali è scaturita dall’invito rivolto da una di esse ad un indagato, a cui era stato semplicemente chiesto di rispettare la fila per poter usufruire del bagno, visto che con prepotenza aveva tentato di evitarla.

Ne è conseguita una prima violenta aggressione, anche attraverso l’uso di bicchieri e bottiglie utilizzati come armi, per colpire ancora più violentemente i malcapitati, finanche al viso e alla testa. L’indagato, agendo “in branco” con i propri complici, ha partecipato attivamente alle aggressioni, avvenute in rapida successione tra loro e proseguite anche all’esterno del locale, nei confronti dei soggetti intervenuti a difesa del primo. Le vittime hanno fatto tutte ricorso a cure mediche per le lesioni gravi riportate a seguito dei colpi ricevuti alla testa, al volto e in varie parti del corpo. La visione delle immagini acquisite ha consentito di riscontrare le condotte degli indagati anche in ordine a danneggiamenti compiuti, all’atto di allontanarsi dal locale, su auto e motoveicoli in sosta.

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