Un secolo di vita tra sacrifici, lavoro, devozione e tanta umanità. La comunità rende omaggio a nonna Anna Maria Presti, che sabato scorso ha spento cento candeline tra l’affetto dei suoi cari e la gioia di tutto il borgo castrense, presente alla piccola parentesi organizzata dalla famiglia. U na messa e un piccolo spazio dedicato al divertimento hanno caratterizzato la festa di nonna Anna Maria, sulla sedia a rotelle ma ancora in forze per gioire della presenza di parenti e conoscenti e, in particolare, dei suoi sette nipoti. L’adolescenza vissuta in contrada Rumulia, alle spalle della frazione di Bafia, segnata dalla privazione e dalle precarie condizioni economiche della famiglia d’origine, la forgiano dal punto di vista caratteriale ed umano. Il matrimonio all’età di 17 anni e la nascita dei figli Tindaro e Carmelo, quest’ultimo deceduto a 41 anni dopo una lunga malattia, segnano altre pagine indelebili della donna, capace di sostentare e tenere salde le redini della famiglia nonostante la dipartita del marito, dapprima lontano per la guerra e poi costretto a trasferirsi in Germania per lavoro. A Bafia ci resta Anna Maria, che da oltre un decennio vive serenamente con il figlio Tindaro e con la nuora Maria Teresa, che l’accudiscono amorevolmente, così come i 4 nipoti e i 3 pronipoti che le rendono visita con costanza per rallegrarla e tenerle compagnia. La messa in onore di Anna Maria, celebrata dal parroco Domenico Mirabile, ha fatto da apripista al piccolo omaggio dell’Amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Mandanici. Per Anna Maria anche una targa ricordo con l’augurio di continuare a vivere di luce e fede per alimentare esperienze e ricordi.