«Più frequente ed energica» l’attività dello Stromboli dalle bocche dell’area craterica Nord, come mostrato dalle telecamere di videosorveglianza. Un fenomeno osservato dalle 14.30 di giovedì, secondo quanto riferisce l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Dalla serata di ieri si è verificato uno spattering quasi continuo (un'attività vulcanica caratterizzata da piccole esplosioni che proiettano frammenti di lava) che ha alimentato un trabocco lavico visibile a partire dalle 22.15, quando la copertura nuvolosa si è diradata. Il flusso lavico ha iniziato quindi a scorrere sulla parte alta della Sciara del fuoco, attestandosi a una quota di circa 450 metri. Questa attività si è associata a franamenti di materiale caldo lungo il pendio e fino alla linea di costa.
L'intensificazione dell'attività dello Stromboli, in atto confinata nella parte alta della Sciara del fuoco, accresce la preoccupazione tra gli abitanti del piccolo borgo di Ginostra, dove, da oltre 32 ore, buona parte del villaggio è privo di energia elettrica e con i telefonini fuori uso in quanto non è possibile ricaricarli. Nelle Eolie sferzate dal maltempo c'è un’altra comunità in sofferenza per la mancanza di energia elettrica: quella della piccola Alicudi. Attraverso uno dei pochi cellulari ancora attivi, viene segnalato che l’isola è, totalmente, priva di energia elettrica da oltre 30 ore e si attende, già da ieri, l'arrivo di un tecnico Enel che ripristini il servizio. Il blackout ha già comportato la perdita delle derrate alimentari che necessitano di refrigerazione, con danni di una certa rilevanza.
A proposito di Ginostra, occorre evidenziare che è senza luce anche la Guardia medica che, a questo punto, andrebbe in difficoltà in caso di emergenze e che si stanno perdendo i farmaci che necessitano di refrigerazione. Tra l’altro, così come nel resto delle Eolie (Lipari esclusa) sono fermi i collegamenti marittimi.
I tecnici dell’Enel, attesi per oggi, in elicottero, non sono ancora arrivati. "Sempre più spesso, negli ultimi tempi - evidenzia il ginostrese Gianluca Giuffrè - avvengono interruzioni dell’energia elettrica e la centrale, che inizialmente doveva essere fotovoltaica, va a gasolio ed è obsoleta. Doveva essere riconvertita in energia pulita con un progetto innovativo da svariati milioni di euro, annunciato in pompa magna, nel 2019, da Enel. Da allora si son perse le tracce sia dei finanziamenti che dei successivi lavori. Parrebbe che vi sia un rimpallo di responsabilità tra Comune di Lipari, che è proprietario dei terreni della centrale, ed Enel, il che impedisce la soluzione del problema. E da ieri - conclude Giuffrè - mentre lo Stromboli "tuona", in buona parte delle case di Ginostra si è tornati alle candele».
Caricamento commenti
Commenta la notizia