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A Messina la crisi idrica ora fa meno paura. Decisiva la prossima settimana

Nonostante il rientro in città dalle località di vacanza, ieri solo 24 richieste di autobotti. Il 2 agosto erano state oltre 300. Basile: «Non ne siamo ancora usciti»

Basta osservare le mappe che localizzano i punti in cui sono avvenuti gli interventi delle autobotti per intuire che, adesso, la crisi idrica fa meno paura.
«Guai a dire che sia finita – sottolinea più volte il sindaco Federico Basile – anche se siamo in una fase di maggiore piovosità». La cautela del sindaco è scontata perché è pericoloso sottovalutare gli effetti di una siccità che, in Sicilia, ha precedenti assimilabili solo a quelli di una trentina di anni fa.

Ma il numero delle richieste e quello degli interventi in città è drasticamente diminuito in queste ultime settimane, e questo qualcosa vorrà pur dire. Il Comune ha digitalizzato la mappa degli interventi per poter dare una logica e una forma alla lunga serie di telefonate ricevute dal centro operativo comunale in questi due mesi molto intensi. L’analisi restituisce in maniera plastica come le necessità di aiuto dei messinesi siano parecchio diminuite.

Il due agosto, secondo la fotografia fatta attraverso l’elaborazione dell’assessorato alla digitalizzazione, arrivarono poco più di 300 richieste al Coc, per lo più dalla zona centrale della città. Non a caso, tre giorni dopo, scattò l’alternanza della distribuzione nelle zone A e B. 184 richieste di aiuti arrivano da condomini e 102 da case singole o comunque da stabili piccoli.

Stessa mappa, ma ci spostiamo al 27 agosto. Al Coc arrivano sempre molte telefonate, ma sfrondate da quelle di informazioni generiche, ne restano 69 di richiesta di intervento. 32 da condomini e 24 da privati. Sono un terzo di quanto non fosse accaduto 25 giorni prima. In agosto la media delle richieste è stata di 81, a settembre è scesa a 70.

E ora veniamo a ieri. In questo caso le richieste di intervento corrispondono anche agli interventi stessi, nel senso che sono state tutte evase ( cosa che non era sempre successo nelle precedenti settimane). La mappa di ieri, sempre in centro città, consegna una città con soli 24 interventi (ne potrebbe mancare qualcuno serale o notturno). Un dato che riduce e di parecchio il volume della necessità di sopperire con le autobotti alla penuria d’acqua. Lo stesso Coc ha potuto un po’ ridurre la quantità di personale ma rimane assolutamente attivo, come ha sottolineato l’assessore Massimiliano Minutoli.

Da dieci giorni, in concomitanza con i lavori per riparare la perdita a Santa Margherita, è stata eliminata l’alternanza della distribuzione nelle due aree del centro più penalizzare dalla rete idrica e presto potrebbero esserci buone nuove.

«Nei prossimi giorni – dice il sindaco Federico Basile – potrebbe essere definitamente revocata la misura. La settimana entrante sarà decisiva. È vero che non siamo fuori dalla crisi, ma sicuramente ha giovato a tutta la città ogni litro di acqua recuperato in queste settimane. Sono fra i 40 e i 50 litri al secondo complessivi. Molti vengono dai pozzi attivati, altri dai lavori a Santa Margherita e poi dalla Santissima dove si è tornati vicini ai 100 l/s. E molto ha fatto anche la maggiore attenzione dei cittadini che stanno sprecando meno acqua e se ne ritrovano di più a fine giornata».

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