Il sindaco di Mazzarrà Sant'Andrea, Carmelo Pietrafitta, ha visto solo ieri concretizzarsi la sua richiesta di sopralluogo inviata a tutti gli organi regionali, il 30 giugno, cinque giorni dopo l’incendio che ha divorato oltre un terzo della superficie dell’ex discarica da cui ancora oggi fuoriescono i fumi dai focolai occulti che covano dentro la montagna di rifiuti.
Ieri, finalmente, i vertici del Dipartimento regionale della Protezione civile, attraverso il Servizio rischio antropico ambientale di Siracusa, hanno avviato l’attività di coordinamento e acquisizione della documentazione tecnica necessaria per «la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della Legge regionale 13 del 2020, per la criticità delle possibili ricadute ambientali e sanitarie legate alla discarica». Avvio disposto con provvedimento dello scorso 26 luglio dalla Presidenza della Regione, che ha affidato al direttore generale del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti l’onere della valutazione tecnica e della redazione dell’eventuale proposta da sottoporre alla Giunta regionale. Al Dipartimento rifiuti sono state affidate le attività di acquisizione della documentazione tecnica prodotta da tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti e della relativa istruttoria per le conseguenti determinazioni rimesse all’esecutivo regionale. Infatti parte dalla necessaria valutazione tecnica, atto fondamentale per poter rilevare la sussistenza, o meno, degli elementi che possono consentire al Dipartimento regionale dei rifiuti ieri presente con dirigenti e funzionari prima nell'aula consiliare del Municipio di Mazzarrà Sant'Andrea e subito dopo nell'area della discarica.
Dagli elementi raccolti, compresa la relazione consegnata dal sindaco di Mazzarrà Carmelo Pietrafitta, il Dipartimento regionale dei rifiuti dovrà predisporre, valutate anche le relazioni dei rappresentati degli altri organi coinvolti, una proposta di deliberazione per il Governo regionale con la quale si dichiari uno stato di crisi e di emergenza regionale.
«Un sopralluogo – commenta il sindaco di Mazzarrà Pietrafitta – che è servito a fare chiarezza sullo stato delle cose in ordine dall'incendio che, a partire dallo scorso 25 giugno, interessa la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea». I focolai – i cosiddetti fuochi occulti che divorano il ventre della discarica – continuano ad ardere ed oggi la situazione è stata evidenziata in loco, sia dal sindaco Pietrafitta che dal dirigente generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti, Arturo Vallone; accompagnato nell'area della discarica, dal geometra Musciumarra del Genio Civile; dagli ingegneri Manfrè e Meloni, della Protezione civile, e dagli altri rappresentanti dello stessi Dipartimento che sono intervenuti. Inoltre, sia in Municipio che nell'area della discarica, erano presenti anche l’ing. Staiti del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, ed il curatore fallimentare della Tirrenoambiente spa, avv. Vitarelli, il quale era l'unico deputato a permettere l'accesso, essendo stato licenziato tutto il personale che negli anni aveva assicurato manutenzione e sorveglianza del sito. L’incontro in aula consiliare è servito per fare il punto della situazione e comprendere come fronteggiare una situazione che sembra interminabile; poi è stato effettuato un sopralluogo all'interno dell’area della discarica per toccare con mano le criticità che continuano a registrarsi dopo quasi tre mesi dal devastante incendio. È stato affrontato anche il capitolo sulla messa in sicurezza definitiva della discarica, in funzione anche della richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza regionale.
«Ci sono focolai che continuano a bruciare e che tengono in apprensione tutta la popolazione del comprensorio – ha affermato il Sindaco Carmelo Pietrafitta – Stiamo cercando di comprendere come fronteggiare questa situazione assai complessa che ci preoccupa molto, tanto che da più parti vi sono richieste di rassicurazioni che allo stato attuale ancora non abbiamo per poter rassicurare gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi paesi che confinano con lo stesso Comune. «Non si può continuare con interventi lampo – ha aggiunto Pietrafitta – e la situazione va risolta definitivamente». «Nelle more, come Comune di Mazzarrà Sant'Andrea – fa sapere il primo cittadino - stiamo predisponendo gli atti per attivare un sistema di videosorveglianza e di sorveglianza tramite personale qualificato che faccia anche attività di manutenzione ordinaria».
Tra l'altro il Comune di Mazzarrà ha già in funzione oltre 160 telecamere sparse sul territorio e fin dalla installazione delle stesse la Stazione dei carabinieri di Furnari ha la possibilità accedere al sistema di sorveglianza del Comune per monitorare per 24 ore consecutive, sia la zona urbana che il resto del territorio. Telecamere alle quali se ne aggiungeranno altre.
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