La pausa di riflessione sta per terminare. La nuova Fiera, quella che sta per diventare il nuovo parco urbano dell’area nord della città, merita una decisione a stretto giro. I lavori avanzano, tutto sommato, rispettando i tempi previsti ma la mutata situazione legata alla siccità deflagrata quest’estate (destinata a non estinguersi a breve) impongono di arrivare al più presto alla definizione della soluzione per riuscire a garantire l’irrigazione amplissima all’area a verde che sarà il cuore del parco che sta realizzando l’Autorità di Sistema nella metà più vicina al mare della cittadella fieristica. Non è più un mistero che l’Authority è pronta a cedere la gestione del parco della Fiera al Comune che sarebbe ben lieto a metterlo nelle sua disponibilità d’uso per poter dare alla città un nuovo riferimento in una location nascosta, pur essendo sotto gli occhi di tutti . Nel mese di luglio l’accordo fra il commissario dell’Adsp Antonio Ranieri e il sindaco Federico Basile è stato informalmente trovato, ma adesso si deve passare alla fase di concretizzazione del passaggio della gestione con un’ importante pregiudiziale. Come fare arrivare 160mila litri di acqua al giorno alla Fiera per irrigare i 15.000 metri quadri di verde che sono stati previsti nel parco progettato dall’architetto Giovanni Lazzari? E proprio questi sono i giorni in cui trovare una soluzione perché l’opera è ad un bivio. Ridurre lo spazio verde, prevedere serbatoi, cercare in zona fonti che rendano autonoma la Fiera, come avvenuto per il parco Aldo Moro?