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L'esondazione a Lourdes, il racconto della messinese Ester Garufi: ore difficili, ma la fede resta forte

Momenti di panico a Lourdes dove l’esondazione del fiume Gave ha raggiunto la parte bassa della città, proprio in quella zona dove si trova il Santuario mariano con la grotta di Massabielle e le varie strutture ricettive e commerciali collegate, creando non pochi disagi al sito che è una delle mete, soprattutto in questo periodo, più attrattive, con la presenza di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Sebbene non siano stati registrati danni a persone e strutture, sono stati chiusi in via precauzionale due ponti con diverse strade, non sicure per chi transita a piedi o a bordo dei veicoli.

«Da ieri mattina sono a lavoro squadre di operatori per liberare gli accessi del santuario anche se ancora sia la grotta che le piscine sono chiuse»: a raccontare l’accaduto una coppia che vive nella cittadina francese, Gaetano Pepe e Ester Garufi, lui salernitano di Nocera Inferiore, operante nel settore alberghiero, lei messinese di Spadafora, traduttrice. «Quella della scorsa notte è stata la terza esondazione del Gave che abbiamo vissuto: la prima è stata nel 2012, la seconda nel giugno 2013», racconta Gaetano precisando che «quest’ultima, per fortuna, non ha causato danni ingenti come invece era accaduto in passato».

I giovani vivono a Lourdes dal 2012, anno in cui si sono conosciuti in occasione del servizio civile con l’Unitalsi proprio al Santuario. Un amore «benedetto da Maria», il loro, sbocciato in un luogo dove quotidianamente la sofferenza si trasforma in speranza.
Nel 2015 Ester e Gaetano decidono così di coronare il loro sogno d’amore sposandosi proprio nella parrocchia della città di Santa Bernadette e mettendo su casa proprio lì.

«Vivere a Lourdes è difficile soprattutto durante l’inverno per via del clima, ma avere la possibilità di essere in un luogo santo è una grazia nonostante tutto», spiega Ester.
E lei la bellezza della «santità vissuta nel quotidiano» l’ha conosciuta nella famiglia d’origine attraverso papà Giovanni, compianto diacono della città e docente all’Istituto teologico San Tommaso, e il fratello Tonino, sacerdote salesiano.

La situazione al Santuario si spera intanto possa tornare presto alla normalità, come auspica Gaetano, soprattutto per quanto riguarda la recita del rosario nelle varie lingue internazionali (compresa quella in italiano trasmessa in diretta ogni pomeriggio alle 18 su TV2000), temporaneamente spostata dallo spazio antistante la grotta alla basilica del Rosario, uno dei tre edifici religiosi che si trovano all’interno del santuario”, mentre la processione “aux flambeaux” delle 21 si è potuta svolgere regolarmente perché si snoda nella parte opposta del Santuario. E come è noto, Messina ha un rapporto speciale con Lourdes, ospitando sul suo territorio, nel Santuario dedicato alla Madonna, sulla Circonvallazione, una grotta simile a quella francese.

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