I club organizzati del Messina, ma non solo, si sono ritrovati ieri davanti al Municipio per chiedere ancora una volta la cessione della società. Striscioni e cori emblematici contro la proprietà, invitata a passare la mano. Non sembra avere sortito effetti l'invito a una “tregua” lanciato nelle scorse ore dal presidente Pietro Sciotto. “Non un passo indietro contro chi deride e calpesta la nostra passione e il nome della nostra città”, è lo slogan scelto dai gruppi della Curva Sud, che già contro il Potenza hanno disertato lo stadio “Franco Scoglio” mentre saranno presenti in trasferta a Cerignola. Rispetto all’evento “gemello” dello scorso 24 luglio, alla “sbandierata” di ieri pomeriggio, non è seguito alcun incontro con le istituzioni di Palazzo Zanca. Nessun confronto con il primo cittadino Federico Basile, né con l’assessore allo Sport, Massimo Finocchiaro. anche perché la sostanza è stata discussa già qualche settimana fa e non sembrano esserci state novità. Anzi, rispetto agli ultimi comunicati, nella nota di martedì inviata da Pietro Sciotto, non compare più alcun riferimento alla trattativa “riservata” a cui si è fatto riferimento per tutto il periodo estivo, che peraltro è divenuta pretesto per limitare gli investimenti e rinviare alcune scelte importanti. Con il risultato che, ad esempio, non è stato scelto un direttore generale che possa occuparsi pienamente degli aspetti logistici e rappresentativi, così come nuovamente si sta “improvvisando” nell’allestimento del settore giovanile, cercando solo di essere presenti nelle categorie nazionali per onor di firma (e anche per non perdere i benefici del “minutaggio”), ma non risulta alcuna linea strategica e programmatica. Tutto ciò che buona parte della tifoseria si è anche stancata di chiedere, motivo per cui l’intenzione sembra quella di proseguire la “linea dura”, con la presenza solo in trasferta. Intanto continua a schierarsi la politica: dopo gli interventi del consigliere Dario Carbone e del presidente del civico consesso, è intervenuto Domenico La Fauci, schierandosi dalla parte dei tifosi: «Come vice presidente, distaccandomi dai pensieri di Pergolizzi, credo che in questi 8 anni di gestione Sciotto, non abbiamo assistito alla costruzione di un progetto sportivo solido e duraturo per la nostra città. Al contrario, ci troviamo di fronte a una situazione di stallo e incertezza, aggravata anche da una situazione finanziaria nei confronti del Comune di Messina ancora da risolvere. Non possiamo ignorare le legittime preoccupazioni e la frustrazione dei tifosi, che hanno dimostrato in tutti questi anni un attaccamento incondizionato alla maglia, nonostante le delusioni. La loro contestazione è comprensibile e, a mio avviso, pienamente giustificata. Ritengo che sia giunto il momento di un cambiamento radicale nella gestione della società. Il mio invito non è quello di abbonarsi, anche perché la campagna abbonamenti è terminata giorni fa, ma il presidente Pergolizzi forse non è stato avvisato». Intanto l’ACR Messina comunica che si è insediato il nuovo direttore generale, Giuseppe Trimarchi, già collaboratore lo scorso anno della società biancoscudata con l’incarico di responsabile dei rapporti istituzionali.