Un vero mistero... Dopo più di ventiquattr’ore di lavoro con decine di pozzetti ispezionati , ancora non si è riusciti ad intercettare lo scarico da cui provengono le acque industriali che si sono sversate sulla spiaggia del lungomare Ligabue di Capo d’Orlando. Ancora ieri forte il lezzo emanato da queste acque di colore marrone che hanno impregnato la sabbia a fondo vallone della via Gambitta Conforto. Per fortuna lo sversamento, di limitata portata, non ha raggiunto il mare, come in un primo tempo si era temuto a causa di alcune macchie che avevano colorato le acque del mare, e già ieri sera il fetore si era smorzato. Gli operai della ditta incaricata alla manutenzione delle condutture delle acque bianche e nere, coordinati dal geom. Antonino Crascì dell’Ufficio Tecnico comunale, su disposizione del capo area architetto Mario Sidoti, hanno aperto decine di botole della conduttura delle acque bianche ma nulla di nulla. Di tracce di queste acque industriali nemmeno l’ombra. Le zone controllate sono state quelle delle officine, lattonerie, aziende che usano vernici. «Bisognerà ispezionare nell’immediatezza dello sversamento perché si tratta di operazioni che durano meno di un’ora per cui è possibile che la temperatura alta, come quella di questi giorni, asciughi ogni traccia» è il commento del coordinatore del team d’intervento, Antonino Crascì.
Intanto a proposito di mare pulito, è stata fissata la data per la consegna dei lavori della realizzazione del nuovo depuratore comunale di Tavola Grande: sarà nella settimana che va dal 14 al 19 settembre a beneficio della Soteco spa, quale mandataria con Anese srl ed Eurovega Costruzioni srl quali mandanti. Il raggruppamento si era aggiudicato l’anno scorso l’appalto di 12.800.000 euro e per completare l’opera avrà a disposizione 620 giorni come da contratto.
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