
Le ferie estive sono archiviate e adesso le maestranze del Consorzio stabile Medil di Benevento sono al lavoro per creare il ganglio più importante della nuova via Don Blasco, la congiunzione tra la vecchia arteria “morta” tra la Falce e Zaera, e la radice della via Santa Cecilia, da dove poi già attraversa la grande spianata ex Piccola velocità ferroviaria.
Tra i primi adempimenti, oltre alla costruzione dei muri di fondazione e della vasca di accumulo dell’acqua piovana nel sottopasso Fs, c’è anche della ricostituzione dei 35 blocchi di pavimento della aiuola-rotatoria che ospita la Statua di Messina opera dell’artista Alex Caminiti. Secondo quanto ricostruito dal direttore dei lavori, l’ingegnere Antonio Rizzo, a causare il danneggiamento sarebbe stata la manovra di un camion (non dell’impresa) il cui conducente non aveva, sull’asfalto, alcun varco per il transito in conseguenza del parcheggio selvaggio di auto attorno alla rotatoria. Da qui è derivata adesso la richiesta di controllo costante da parte della polizia municipale. Tornando alla grande opera stradale, ci vorranno ora 4 mesi per aprire il fondamentale innesto vecchia Don Blasco-Santa Cecilia, e solo successivamente, garantendo l’accesso da qui alle attività economiche della vecchia Don Blasco, potrà decollare l’ultima fase. Ovvero, con la chiusura dal Cavalcavia, la demolizione e ricostruzione del ponte Portalegni. (a.t.)
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