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Acqua razionata? A Taormina Cateno De Luca inaugura un nuovo pozzo

Realizzato in 30 giorni è costato 100.000 euro

Un pozzo realizzato in 30 giorni, che salverà la città dall’emergenza idrica evitando il rischio paventato dal Comune di dover distribuire l’acqua a turnazione o con le autobotti.
A Taormina si brinda con il prezioso liquido che arriva dalla falda acquifera intercettata in contrada Sifone, in territorio di Castelmola, dove è stato costruito un pozzo a seguito della drastica riduzione della sorgente, passata da oltre 24 litri al secondo di due anni fa a 4 litri al secondo.
Il 25 luglio il sindaco Cateno De Luca ha emanato un’ordinanza urgente affidando ad Asm il compito di intercettare la falda acquifera allo scopo di recuperare almeno 20 litri/secondo da convogliare verso il serbatoio di Decima Bassa e, ieri, l’intervento si è concluso, al termine dei lavori costati circa 100.000 euro tra trivellazione e installazione di elettropompa, quadro elettrico e tubazione.
Al sindaco l’onore del primo zampillo e del successivo brindisi con il presidente di Asm, Giuseppe Campagna, con entrambi che hanno alzato i calici bevendo simbolicamente l’acqua del nuovo pozzo, seppur ancora si attendano gli esami sulla potabilità.
«Il tema dell’approvvigionamento idrico è stato una priorità sin dal nostro insediamento - ha detto De Luca - ogni anno c’era una crisi idrica a Taormina per l’aumento delle presenza turistiche che fanno quintuplicare le necessità. Quest’anno l’acqua non è mancata perché da subito abbiamo cominciato ad affrontare il tema con una serie di interventi di efficientamento e i risultati sono arrivati, a dimostrazione della buona amministrazione e dell’importanza della prevenzione».
Al varo del nuovo pozzo anche l’ing. Vincenzo Indelicato, professionista esterno incaricato da Asm, che ha illustrato i dettagli della fonte di approvvigionamento: dopo il via libera al saggio geognostico arrivato l’1 agosto dal Genio civile, è stata effettuata una trivellazione dal diametro di 10 centimetri fino alla profondità di 126 metri e, a 60 metri, è stata individuata la falda; successivamente è stata installata la pompa di prelevamento a 100 metri circa, per una portata del pozzo fino a 25 litri al secondo.
Prima di immettere l’acqua nel civico acquedotto bisognerà però aspettare le verifiche di potabilità da parte dell’Asp di Messina, che cominceranno oggi in contraddittorio con il Comune e si concluderanno entro 30 giorni, ma potrebbe essere necessario attendere ulteriori 30 giorni per l’autorizzazione finale del Genio civile. De Luca, però, è pronto all’azione di forza: «Spero che non ci sia la necessità - ha annunciato - altrimenti farò un’altra ordinanza per immettere subito l’acqua nelle condotte. Inspiegabile, in tempi di crisi idrica, che nessuno abbia pensato a ridurre i tempi della burocrazia».

 

 

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