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Torna l'acqua a Messina, ma... è nera. La crisi idrica e i dubbi sulla riapertura delle scuole VIDEO

Diversi disagi potrebbero registrarsi con il via alle lezioni e, intanto, si chiede all'Amam di verificare l'ipotesi che la carenza idrica sia accentuata da aria nella condotta

San Filippo Superiore, da grande risorsa idrica anche per le aree vicine a borgo collinare non ha più risorse  sufficienti neanche a garantire poche ore d'acqua per tutti i residenti. Oggi, oltre al danno la beffa - come spiega il consigliere comunale Giuseppe Villari -  i cittadini collegati alla distribuzione in direzione Cimitero di San Filippo, appena avviata l'erogazione dai rubinetti è venuto fuori un liquido nero che non sembra per nulla acqua potabile. Palese segno di inquinamento, probabilmente derivante dal mal tempo di ieri, ma che sicuramente non dovrebbe avere vie di accesso alla condotta pubblica".

"Non è la prima volta che succede - continua il consigliere - quindi AMAM che conosceva la problematica, non vi ha mai posto rimedio. Quanto dovrà passare prima che AMAM si decida a trovare soluzioni per quella piccola parte di città? Intanto i cittadini che avevano risparmiato acqua nei serbatoi, si sono visti rimpinguare le risorse con acqua sporca, con l'esito di aver perso anche le scorte accumulate. Per non parlare di potenziali danni ad elettrodomestici e senza tralasciare la questione igienica".

A questo si aggiunge un dubbio del consigliere Libero Gioveni: "Siamo certi, anzi, Amam è certa che i problemi idrici in molte zone della città non siano adesso accentuati dalla presenza di aria nelle condotte e che questa eventualità non si stia sottovalutando?"

A porsi questo interrogativo e a girarlo ad Amministrazione e Amam è il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d'Italia che, dopo aver consultato degli esperti, espone una valutazione tecnica sulle possibili cause delle ancora tantissime criticità idriche esistenti.

È noto infatti - spiega Gioveni - che in un sistema idrico che ha carenze di portata e di pressione con una discontinuità di erogazione come sta avvenendo ormai da diverse settimane nei nostri impianti, si crea inevitabilmente la presenza di aria nelle tubazioni, che genera evidentemente resistenza alla mandata "alternata" dell'acqua.

È ovvio che le mie sono semplicemente delle ipotesi o valutazioni che sottopongo alla verifica di chi in Amam è competente - precisa il consigliere - ma tali valutazioni trovano conferma da ciò che è avvenuto a Camaro Superiore alla conclusione della prima interruzione programmata della condotta del Fiumefreddo del novembre 2023.

Sulla crisi idrica a Messina interviene anche il consigliere comunale Giandomenico La Fauci puntando i fari sui possibili disagi che si registreranno con l'apertura delle scuole: «Visto il contesto di crescente preoccupazione per l'emergenza idrica che sta colpendo la città di Messina, ho presentato un'interrogazione che mette in luce una problematica urgente e delicata: la carenza d'acqua nelle scuole cittadine in vista dell'imminente riapertura dopo le vacanze estive.

L'interrogazione, indirizzata al sindaco Federico Basile e agli assessori competenti, solleva questioni fondamentali riguardo la preparazione e la capacità del Comune di garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate negli istituti scolastici, con un'attenzione particolare rivolta alle scuole dell'infanzia.

"È ormai evidente - scrive La Fauci che l'emergenza idrica non sembra mostrare segni di miglioramento. Questa situazione potrebbe avere gravi ripercussioni sul regolare avvio dell'anno scolastico, compromettendo non solo le attività didattiche, ma anche la sicurezza e il benessere degli studenti e del personale scolastico.

Serve chiarezza sulle misure concrete che sono state intraprese o che si intendono adottare per far fronte a questa emergenza. Occorrono soluzioni immediate ed efficaci" sollecita il consigliere.

"Chiedo, poi - continua ancora - se nell'eventualità in cui non fosse possibile garantire misure d'emergenza adeguate, l'amministrazione ha preso in considerazione la possibilità di posticipare l'inizio dell'anno scolastico? La situazione idrica di Messina ha raggiunto livelli di criticità che non possiamo più ignorare. Come amministratori, abbiamo il dovere di garantire che i nostri bambini e ragazzi possano iniziare l'anno scolastico in condizioni di sicurezza e dignità. Non possiamo permettere che la carenza d'acqua comprometta il diritto all'istruzione e alla salute dei nostri giovani cittadini.

Attendiamo una risposta dettagliata e tempestiva dall'amministrazione comunale - conclude La Fauci - auspicando che vengano presentate soluzioni concrete e praticabili per affrontare questa emergenza".

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