
Una delle sfide più importante che attende Messina in autunno è quella che si giocherà sulle sorti, presenti e future, della Zona falcata. Esattamente un mese fa è stato siglato dal commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, l’ammiraglio Antonio Ranieri, il contratto con lo studio “Atelier(s)” dell'architetto Alfonso Femia, uno dei più affermati professionisti a livello nazionale e tra i fondatori, insieme con la professoressa Francesca Moraci, della “Biennale dello Stretto”, l’evento che torna quest’anno dopo la prima edizione del 2022, e di cui riferiamo in questa stessa pagina.
“Atelier(s)” dovrà curare il progetto di rigenerazione urbana e paesaggistica denominato “Falcata Revival”, uno «dei primi atti concreti di intervento sull’area, una sorta di esperienza pilota con grande valenza strategica che potrà funzionare come innesco per una progressiva restituzione di valori e qualità alla Zona falcata e all’intera città di Messina», come sottolinea lo stesso studio di progettazione (che si sta occupando anche della realizzazione della “cittadella della Cultura” nei padiglioni dell’ex Ospedale Regina Margherita). Insieme con “Atelier(s)” sono coinvolti nello studio di fattibilità tecnica anche “Openfabric”, Michelangelo Pugliese, “Deerns Italia” , “Engeko scrl”, “R2M Solution”, lo studio geologico “Graziano e Masi”.
Come sottolineato da Domenico Bertè, sulla Gazzetta del Sud, i campi di azione dei progettisti saranno due: la bonifica dei siti contaminati nella penisoletta di San Raineri, per il cui risanamento ambientale sono stati stanziati i primi 20 milioni di euro dal Governo nazionale, grazie a un emendamento proposto dalla deputata messinese, oggi sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano. “Falcata Revival” è l’altro ambito, quello con cui si cercherà di concepire uno sviluppo “green” e sostenibile della Falce, tutt’intorno al suo monumento simbolo, la Real Cittadella, per il cui recupero c’è un altro progetto in corso, quello curato dalla Soprintendenza ai Beni culturali.

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