Segni particolari? Creativa. Aurora De Francesco, grafica, illustratrice e fumettista, messinese classe 1996, recentemente ha vinto Il Myllennium Award 2024, un prestigioso premio multidisciplinare, giunto alla decima edizione, dedicato ai giovani talenti italiani, ideato per promuovere e valorizzare le eccellenze emergenti in diversi settori. Ritiro? A Roma, nella splendida cornice del Campidoglio.
Ma riavvolgiamo il nastro dall’inizio: «La mia passione per l’arte – racconta la giovane – è nata da una naturale inclinazione verso questa disciplina che mi accompagna fin da quando ero bambina. Mi incantavo spesso davanti a disegni e quadri di ogni tipo, sentendo il desiderio irresistibile di riprodurli o reinterpretarli a modo mio. Probabilmente, l’influenza della mia famiglia ha giocato un ruolo importante: mia madre ha frequentato il liceo artistico e mio fratello è professore di educazione artistica. Così, sin dalla più tenera età, ho scoperto la propensione per il disegno, trovando in esso una forma di espressione che mi è sempre appartenuta». La giovane ha iniziato a disegnare creando fumetti con storie inventate, utilizzando la sua immaginazione per dare vita a personaggi e mondi fantastici. Un lavoro che le ha permesso di trovare la sua dimensione, un luogo in cui esprimere liberamente emozioni e idee. Dopo il Liceo la strada ha cominciato a prendere più forma: «Il mio percorso scolastico è stato caratterizzato da un forte impegno e passione per le discipline umanistiche e artistiche. Ho frequentato il “La Farina”, dove ho approfondito lo studio delle lingue classiche, della Letteratura e della Filosofia. Poi, ho proseguito la mia formazione all’Accademia di Belle arti di Reggio Calabria, conseguendo una laurea di primo livello in Grafica d’arte. Questo percorso mi ha permesso di acquisire competenze tecniche e artistiche nel campo della grafica. Attualmente, sto continuando i miei studi sempre in Accademia, frequentando il corso di Laurea specialistica in Fumetto e illustrazione, con l’intento di approfondire ulteriormente le mie competenze nel disegno e nella narrazione visiva». E il riconoscimento le dà soddisfazione: «La mia categoria, “My Book”, consentiva la preziosa opportunità di una pubblicazione tramite la Round Robin Editrice, casa editrice specializzata in Graphic Novel e Graphic Journalism. Ho partecipato con un mio fumetto, attraverso il quale ho cercato di raccontare una storia personale, manifestando le mie paure e i miei sentimenti più profondi. La tematica centrale è infatti l'empowerment femminile, focalizzata sulla protagonista, una donna alla ricerca dell’indipendenza e della propria identità nel mondo».
Ogni opera della giovane riflette dunque il desiderio di condividere il suo punto di vista intrecciato con le esperienze di vita: «I miei lavori – precisa – sono spesso ambientati in mondi onirici e fantastici, ma affrontano comunque questioni contemporanee, come le paure che ci accompagnano quotidianamente e i demoni interiori che dobbiamo fronteggiare. Nello stesso tempo, illustrano situazioni comuni che chiunque potrebbe affrontare, ma trasmettono anche un messaggio di riscatto e resilienza, mostrando la volontà di non arrendersi e di trovare sempre una soluzione. Il tratto da me solitamente utilizzato tende ad essere istintivo e non eccessivamente complesso, cercando di rispecchiare la spontaneità del mio modo di esprimermi. Questo approccio sottolinea infatti l’autenticità del mio lavoro e la connessione profonda tra l'arte e l'artista».
Uno stile, comunque, mutevole quello del talento nostrano che opta tra il bianco e nero, e un tratto più istintivo per catturare la spontaneità delle storie raccontate: «Nei miei personaggi –rivela –, infatti, che si manifestano in tipologie e forme diverse, si cela sempre la figura di Aurora. Un’Aurora che cerca costantemente di emergere e trovare la sua dimensione, lottando contro i propri ostacoli quotidiani e barriere mentali, spesso oppressive e disfattiste. Il bianco e nero, in questo caso, insieme all’uso della china, mi permette di creare disegni intimi e profondi, riflettendo un'autenticità immediata. In alcuni lavori, impiego anche il colore, ispirandomi ad uno stile espressionistico, con il quale cerco di comunicare attraverso le tinte e le immagini la vastità dell’io e del subconscio. Un mondo interiore che appartiene a tutti noi e che, tramite l’uso del colore, desidero far comprendere agli altri. In questo modo, il colore diventa uno strumento per esplorare e condividere emozioni profonde ed al tempo stesso universali».
E il sogno è uno: «Il mio desiderio più grande è trasformare la mia passione in una professione. Lavorare come fumettista o illustratore è uno dei mestieri più affascinanti e gratificanti che esistano. Mi piacerebbe dedicarmi all’illustrazione di libri, per adulti e bambini, offrendo la mia interpretazione visiva a storie nuove oppure a racconti già noti. La possibilità di imprimere il mio stile e la visione artistica su opere letterarie rappresenterebbe per me una straordinaria fonte di soddisfazione e realizzazione personale».
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