
Primo risultato della battaglia legale tra l’ex vicecomandante della Polizia locale Alessandro Munnia e il Comune di Taormina. Dopo il “licenziamento” deciso a febbraio dal sindaco Cateno De Luca, formalizzato con il recesso unilaterale dalla convenzione con il Comune di Zafferana Etnea per l’utilizzo per 33 ore settimanali dell’ispettore capo, quest’ultimo ha presentato ricorso al Tribunale del Lavoro per ottenere il riconoscimento delle spese di viaggio, straordinari, indennità di funzione, servizio esterno e buoni pasto e la giudice Graziella Bellino gli ha dato ragione, «attesa la semplicità della questione esaminata», ingiungendo al Comune di Taormina di pagare entro 40 giorni a Munnia la somma complessiva di 24.968 euro, oltre interessi legali e spese. Decisione che il Comune ha deciso di contestare, presentando opposizione al decreto ingiuntivo: la giunta, su proposta del vicesindaco Antonio Lo Monaco, ha quindi stanziato l’importo di 3.183 euro per affidare l’incarico ad un legale.
La rottura dei rapporti tra Munnia e Palazzo dei Giurati è avvenuta in seguito alle lamentele mosse dall’operatore di Polizia locale sul mancato pagamento delle ore di lavoro straordinario e dei rimborsi delle spese di trasferta da Zafferana Etnea. Il sindaco aveva sollevato dubbi sulle richieste avanzate dal vicecomandante e il segretario generale Giuseppe Bartorilla aveva chiesto al comandante Daniele Lo Presti di relazionare in merito. Il vertice della Polizia locale aveva messo nero su bianco che «lo stesso stesso sindaco sollecitava una maggiore autonomia mobile per i quotidiani spostamenti casa/lavoro rappresentando, altresì, che la costante presenza in servizio anche del vicecomandante non avrebbe comportato alcuna criticità con riferimento alle ore in straordinario in considerazione delle non programmate e prevedibili esigenze d’ufficio» e che «di tutta l’attività espletata dal vicecomandante Munnia è presente apposita documentazione attestante la regolarità del servizio svolto», ricordando i famosi “blitz” notturni di luglio e agosto 2023, le operazioni serali e notturne per il controllo dei suoli pubblici con oltre 45.000 euro di sanzioni elevate e la gestione viabile durante gli oltre 45 eventi al Teatro Antico, con Munnia sempre in prima linea.
5 Commenti
Ernesto
07/08/2024 17:01
Chi dovrebbe pagare questi soldi ?
Ernesto
08/08/2024 15:00
Chi paga ? In un paese civile dovrebbe pagare chi ha causato il problema
Angelo
10/08/2024 16:41
Deve pagare il sindaco che ha causato un danno erariale con le sue decisioni.
Ettore
22/08/2024 14:30
Dopo l'inferno dell' acqua messinese, la burla si sposta sul piatto dei taorminesi. E che dire della soccombenza per la questione della gestione del palacongressi, per la costruzione abusiva del gazebo della funivia, per l'assistenza domiciliare e tante altre"piccole"chicche che i lavoratori taorminesi dovranno pagare? Ad occhio e croce siamo oltre 200.000€ di spese
Tancredi
06/09/2024 18:06
Con pensieri, parole, OPERE E OMISSIONI. Si sperava in maggiore riconoscenza.