L’apertura del fronte a mare, la suggestiva anticipazione parziale della nuova passeggiata fieristica della città, era stata prevista per fine luglio-inizio agosto. Poi è arrivata la crisi idrica con il razionamento dell'acqua e allora si è pensato di far slittare il momento della "riconquista" (per la cittadinanza) di quella meravigliosa porzione di territorio a fine settembre o più probabilmente a ottobre. Ma dall'alto è già uno spettacolo, con immagini che lasciano presagire cosa sarà. Manca ancora il colpo d'occhio del prato, ma ci sarà e la sensazione è che possa essere l'inizio di qualcosa che i messinesi aspettavano da sempre. Il rinvio era già nell’aria, in considerazione del razionamento delle forniture che l’Amam ha già varato con tanto di tabella per un’estate torrida, e discende inesorabilmente dalle dimensioni del nuovo verde fieristico, 16.000 metri quadri di prato di cui 8.000 per alberi, siepi ed essenze. I vertici dell’Autorità portuale, titolare della grande opera di riqualificazione demaniale, hanno fatto riflettere il Comune sul fatto che un prato così vasto e ricco di vegetazione richiederà considerevoli quantitativi quotidiani di acqua comunale. Al momento dei lavori se ne stanno occupando i catanesi della Sicilville che lo scorso autunno hanno iniziato a rivoltare come un calzino la cittadella dando seguito all’appalto da 5,3 milioni di euro dell’autorità di Sistema che su quell’area ha anche il più grande progetto del concorso di progettazione per il quale è attesa, oramai da tempo, la formalizzazione dell’affidamento ad uno studio romano. Si lavora sui circa 16mila metri a forma di “elle” più vicini al mare. Sempre in quella striscia è stato demolito anche l’ultimo manufatto, quello in cui erano custodite delle carrozze storiche che ora hanno trovato una nuova collocazione. Adesso tutto quello spazio, dominato da una magnolia di dimensioni colossali è stato liberato da tutte quelle costruzioni che impedivano la visione del mare e creavano un muro di cemento che chiudevano il passo rispetto all’orizzonte della passeggiata.
Il recupero di quei due pezzi di storia
È pronto il recupero di di due pezzi di storia. Il sindaco Basile, ha chiesto all’Autorità di Sistema, che non solo la fontana ottocentesca in ghisa che si trova nell’angolo vicino all’ingresso latearale venga collocata nella nuova passeggiata ma che lo stesso nobile futuro possa essere dato anche alla splendida fontana “Brugnani” della Fiera, opera dello scultore messinese Ignazio Brugnani. Si tratta di un monumento di grande pregio per cui si era anche ipotizzata – per via della sua storica marginalizzazione in Fiera dove si trova dal 1938 – un’allocazione nel centro storico. Adesso, vista la svolta in Fiera, potrebbe bastare, per esaltarne la bellezza, uno spostamento più breve, nell’ambito dell’appalto. Da tempo ci sono già i camminamenti principali in terra battuta che segnano la via maestra, ci sono i massetti in cemento dove saranno installati i giochi per i bambini e gli attrezzi per il fitness. Pur mancando il verde, le palme “resuscitate” da repulisti generali di questi mesi, già rendono l’idea di come le altre 8.000 fra piante, alberi ed arbusti potranno impattare su un’opera che avrà una grandissimo valore aggiunto. Quello della possibilità avere uno sguardo libero sullo Stretto mentre si è immersi nel verde e ci si domanda se è più bello lo scorcio con la Madonnina e la città che la guarda attraverso il suo porto, o quello con più naturalistico con Scilla e Cariddi che stringono lo Stretto prima di far perdere la vista oltre l’orizzonte della Calabria. Poi resta sempre il tema delle gestione di questo spazio che, quando sarà ultimato nei primi mesi del 2025, avrà anche campi da basket e uno spiaggia tutta da scoprire.