
«Non è più possibile gestire la raccolta rifiuti a colpi di ordinanze del presidente della Regione e chiusure di chi gestisce gli impianti di smaltimento a danno dei comuni e dei cittadini, in piena stagione estiva». I sindaci dei 57 centri della Srr Messina Provincia, riunitisi in assemblea a Capo d’Orlando, si ribellano dopo i ripetuti stop che condizionano la raccolta indifferenziata a singhiozzo, mettendo in ginocchio i comuni con lo spauracchio della crisi igienico sanitaria.
«Ordinanze spesso lacunose di riferimenti normativi ed autorizzativi ed organi di gestione commissariali degli impianti che, facendo leva su problematiche che si trascinano da troppi anni, bloccano e chiudono gli impianti – aggiungono i sindaci – col risultato di mettere intere comunità e i loro amministratori in condizione di ritrovarsi con montagne di rifiuti non smaltiti e costi che aumentano a dismisura».
L’assemblea della Srr, presieduta dal sindaco di Sinagra Antonino Musca, ribadendo la necessità di «affrontare l’emergenza in sinergia ed accelerare i processi autorizzativi degli impianti esistenti per una migliore gestione dei rifiuti», torna quindi a puntare il dito contro il mancato via libera al polo impiantistico pubblico di Mazzarrà Sant’Andrea, il cui iter avviato con la presentazione del progetto nel 2021 è finito a binario morto.

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1 Commento
Pietro
07/07/2024 19:58
Tutti produciamo quintali di spazzatura , ma nessuno la vuole e meglio portarla lontano da dove si produce , dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e trovare le strade per smaltirla nei propri territori con differenziata e termovalorizzatori , ognuno si assuma le proprie responsabilità