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Centro cardiologico di Taormina, Fiorello e Salvo La Rosa accendono la speranza: il ministro Schillaci "al lavoro per una soluzione"

La serata è stata un successo con il solito Fiorello mattatore che, stavolta nella sua terra, ha cantato, scherzato e si è divertito con i tanti ospiti che hanno assistito allo show.

Può una serata di beneficienza salvare un centro di cardiochirurgia pediatrica? L'ultima parola spetta al ministro Orazio Schillaci, ma quello che è successo ieri a Taormina certamente è servito.

Un appello rimbombato tra le mura del Teatro Antico di Taormina, un evento “Ccpm & Friends”, organizzato dal reparto di eccellenza del “San Vincenzo” e dal Comune, in collaborazione con il Comitato dei genitori dei piccoli pazienti che ha portato sul palco del Teatro Antico lo showman Fiorello e, assieme a lui, tanti altri artisti come Gianfranco Iannuzzo, Giuseppe ed Anna Castiglia, Mario Incudine, I soldi spicci, Mimmo Cavallaro e l’Orchestra a plettro Città di Taormina.

Assieme a Salvo La Rosa sono scesi in campo al fianco dei medici e dei genitori dei piccoli pazienti con l’obiettivo di promuovere una raccolta fondi che possa supportare il Centro di Cardiochirurgia pediatrica in tutte le operazioni che lo vedono in prima linea nell’offrire assistenza cardiochirurgica ai bambini non sono solo siciliani, ma anche provenienti dal resto del Mediterraneo e dal Sud America.

E la serata è stata un successo con il solito Fiorello mattatore che, stavolta nella sua terra, ha cantato, scherzato e si è divertito con i tanti ospiti che hanno assistito allo show. Delizioso anche il siparietto con il sindaco di Taormina Cateno De Luca: "Mia nonna si chiama Catena, mia sorella si chiama Catena - ha detto Fiorello - siamo una famiglia di catene. Ma lui è un uomo riflessivo, quasi zen, è il Dalai Lama dei sindaci".

Il futuro del Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo di Taormina è ancora incerto: a metà maggio la Regione siciliana ha inviato al Ministero della Salute la richiesta di deroga al decreto Balduzzi, ritenendo che in Sicilia possano coesistere, in modo permanente, due centri di Cardiochirurgia pediatrica, come avviene già in Veneto (a Padova e a Verona) dove la popolazione residente è analoga. In questo modo resterebbe in funzione il reparto, attivo da oltre 10 anni al “San Vincenzo”, accanto alla nuova struttura del “Civico” di Palermo.

La preoccupazione di medici, personale sanitario e famiglie rimane però alta, visto che il 31 luglio prossimo scadrà l’ultima proroga accordata dalla Regione. 

Ieri il ministro Orazio Schillaci con un videomessaggio ha rassicurato i presenti e mandato un messaggio di vicinanza a genitori e piccoli pazienti: "Stiamo dialogando con la Regione per un ulteriore proroga e poi lavorando a una soluzione strutturale".

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