Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sant’Agata Militello, all’ospedale la salute è una scommessa tra croniche carenze e criticità irrisolte

Ci sono l’anziana con la frattura ad una spalla e il bambino con il mal di stomaco, un altro ha la febbre alta; la ragazzina con i sintomi di appendicite e l’uomo di mezza età con un dolore preoccupante al torace. Ed ancora la donna che, cadendo, ha riportato un trauma ad un piede e un altro signore con difficoltà respiratorie.
Succede nel giro di pochi minuti ma si potrebbe stilare un elenco interminabile in una giornata qualsiasi al Pronto soccorso di Sant’Agata Militello. Decine e decine di pazienti in cerca di una cura, persone che talvolta, purtroppo spesso, hanno bisogno di un aiuto rapido che possa salvare loro la vita, in un variegato carnet di patologie.
Nel piazzale la fila di ambulanze che arrivano da ogni parte dei Nebrodi è ormai routine, qualcuno nei frangenti più concitati ne ha contate oltre una ventina in appena un paio d’ore. Dentro altrettante decine di familiari preoccupati, in cerca di notizie dei propri cari, magari di un segnale rassicurante. I più fortunati se la cavano in alcune ore, altri restano da mattina a sera, in attesa di esiti e referti, più frequentemente di un trasferimento verso un presidio che possa dare l’assistenza di cui hanno bisogno.
Scene di vita quotidiana, testimonianza costante e inconfutabile del baluardo rappresentato dall’ospedale di Sant’Agata Militello per la salute di un territorio troppo vasto, articolato e distante dai grandi centri per poterne farne a meno.
Un concetto ripetitivo e persino scontato, eppure, quel nosocomio continua a dare la sensazione di essere sempre più vicino al punto di non ritorno. Al Pronto soccorso, a quanto pare prossimo all’auspicato passaggio nei locali ristrutturati, su una dotazione organica di 14 medici, nove risultano in servizio, pochi per l’enorme mole di accessi, al netto di turnazioni, pronta disponibilità e quant’altro. Ristrettezze d’organico di cui più volte si è detto anche per anestesisti, chirurgia generale, pediatria, in una lista di criticità per reparti infinita.

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia