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Mazzarrà, l'incendio alla discarica: disposto il divieto di assunzione di cibi prodotti nel raggio di 1 km

L'arpa sta procedendo a prelievi d’acqua e rilievi dell’aria per capire se si siano verificate contaminazioni e quale sia lo stato della qualità dell’aria.

Mentre proseguono i lanci d’acqua da parte dei Canadair per “raffreddare” l’ammasso di rifiuti e consentire alle squadre di terra di soffocare i focolai con terra, dal Comune fanno sapere che già da oggi pomeriggio intorno alle 17 dovrebbero finire i disagi dei cittadini per il distacco delle corrente elettrica dovuto alle necessità di sicurezza degli operatori all’interno del sito di Zuppà. Viene reso noto inoltre che nella giornata di domani non dovrebbero esserci altri distacchi. «Salvo eventuali necessità sopravvenute – spiega il sindaco Germanò – domani non sono previsti distacchi. In caso contrario, ho preteso con la prefettura che Enel metta a disposizione un generatore per alleviare i disagi dei residenti».
Circa la situazione ambientale rappresentata dalle nubi di fumi che, specie mattina e sera, investono l’abitato, sono attualmente in corso da parte di Arpa Sicilia accertamenti sulla qualità dall'aria e sui tipi e concentrazioni di sostanze inquinanti presenti nei campioni prelevati nella zona della discarica e in vari comuni limitrofi. Il primo giorno sono stati adoperati i canister, degli strumenti portatili. Dal secondo giorno in poi sono in corso di utilizzo anche due campionatori ad alto volume. Tutti questi strumenti vengono spostati in base al meteo e posizionati a favore di fumo: nei prossimi giorni si disporrà di un quadro completo dei dati.

E' stato riferito da parte dei Vigili del Fuoco che la situazione è in miglioramento. Non c’è stata però una pronuncia sui tempi di spegnimento definitivo dei vari focolai. A seguito di incontro con il Prefetto, i Sindaci dei paesi limitrofi, a titolo precauzionale e finché non si avranno gli esiti dei primi prelievi di acqua e dei fumi circolanti, hanno emesso ordinanza di divieto di assunzione di cibi prodotti nel raggio di un km dai luoghi interessati dall’incendio.

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