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Cateno De Luca: "Il progetto nazionale è fallito, io uomo di territorio non adatto ai salotti romani"

“Devo prendere atto che nel nostro territorio abbiamo retto. Ma al tempo stesso devo prendere atto del fallimento del progetto nazionale”. Così Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, ha chiuso la prima parte della sua relazione all’assemblea nazionale del partito, in corso nella “sua” Fiumedinisi per analizzare, dopo un lungo silenzio, i risultati elettorali delle scorse Europee.

“Ognuno deve essere cosciente della dimensione con cui è compatibile e in cui può essere funzionale, altrimenti è velleitario. Cateno De Luca non è fatto per i salotti romani, il dado è tratto. La mia dimensione è questa ed è molto semplice, io sono un uomo di territorio. Ed è ovvio che quella dimensione diversa la dovrà interpretare qualcun altro, Sud chiama Nord non ha perso interesse per progetti oltre lo Stretto, ma io ho chiuso qua”.

De Luca andrà avanti, “riprendo a fare il mio percorso da quello ho dimostrato di saper fare”, ma non risparmia bacchettate, dirette soprattutto a Messina: “Il lavoro che abbiamo fatto a Messina non può essere compromesso dagli attacchi del sistema da una parte e dall’altra da chi pensa che è arrivato e può sedersi. Chi vuole starci, ci sta. Altrimenti rischiamo di sfornare mostri, gente che non avendo le nostre cicatrici pensa che tutto sia la conseguenza di una designazione e non che le elezioni e le designazioni devono essere funzionali a servire la comunità, non le proprie velleità. Non mi sono mai sentito arrivato e non è pensabile che la poltrona ubriachi le persone. È finita la fase dei mister o miss So tutto io, quando si sbaglia lo si riconosce, non si reagisce con l’arroganza trincerandosi dietro la poltrona. Noi andremo avanti con quello che è geneticamente il ruolo che i siciliani hanno deciso di assegnarci”.

Con De Luca sul palco i deputati regionali e i vertici del partito, Castelli e Lo Giudice. In platea la gran parte dei candidati alle scorse europee e degli amministratori locali.

Nel corso del suo intervento conclusivo all’assemblea nazionale di Sud chiama Nord, in piazza a Fiumedinisi e ben oltre la mezzanotte, Cateno De Luca ha anticipato anche quali saranno le prossime mosse a livello regionale, lanciando messaggi precisi soprattutto a Pd e M5S, sebbene mai nominati apertamente: “Le cose si cambiano sporcandosi le mani e governando - ha detto De Luca -. Non c’è un approccio o un recinto ideologico. Dove abbiamo vinto e amministriamo lo facciamo senza approccio ideologico, ma con i fatti e la concretezza. Noi non aspettiamo ordini dall’alto, il progetto Sindaco di Sicilia continua. Chi pensa che noi possiamo diventare ruota di scorta di qualcuno, distorcendo le analisi del voto, può toglierselo dalla testa. Siamo pronti a ragionare su un campo di confronto, siamo pronti anche a stabilire le regole per arrivare ad una sintesi, ma intanto andiamo avanti. Siamo in campagna elettorale, noi non possiamo sbagliare”.

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