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Il boom della "Spice" tra i giovani: quella droga dall'Olanda che i vecchi boss non volevano a Barcellona

Pacchi che sembravano delle normali spedizioni e che conteneva una dicitura particolare, un acronimo che significava “stimolazione elettrica del cervello”.

Cocaina, marijuana ma soprattutto spice, c’era una nuova droga sintetica che aveva invaso le piazze di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo ormai da diverso tempo e che si era diffusa soprattutto tra i giovani. Un cannabinoide sintetico che gli investigatori descrivono come una droga pericolosissima e dagli effetti devastanti.
Una sostanza stupefacente che, come emerge dalle intercettazioni finite nell’inchiesta, non sarebbe stata vista di buon occhio neanche da esponenti della mafia barcellonese che la consideravano più pericolosa dell’eroina.
Eppure la nuova droga proveniente dai Paesi Bassi aveva preso piede nella zona tirrenica come dimostrano i sequestri eseguiti dai carabinieri. Dalle indagini è emerso che sarebbe stata importata in via esclusiva dal mercato olandese da Emanuele Nastasi, detto “Americano” finito nell’indagine dei carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto.

Gli investigatori hanno ricostruito numerosi episodi di acquisto e spaccio della droga sintetica che documentano come la spice era molto richiesta. Una droga che arrivava con normali pacchi postali, come hanno svelato i carabinieri, ricostruendo l’iter dei colli proveniente dall’Olanda diretti a Nastasi.

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