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Gli appalti dell’Università di Messina, a novembre l'udienza preliminare

Coinvolti l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, l’attuale direttore generale dell’ateneo Francesco Bonanno e sei imprenditori

Si terrà il 6 novembre prossimo davanti alla gup Arianna Raffa l'udienza preliminare della seconda inchiesta sulla gestione Cuzzocrea dell’Università di Messina, che si riferisce ai rilievi mossi dall’Anac nell’ormai lontano aprile del 2022 per la gestione degli appalti, delle forniture e dei servizi per l’ateneo peloritano. Quella sul “caso rimborsi”, comunque temporalmente più recente, per una vicenda che ha portato anche alle dimissioni di Cuzzocrea il 9 ottobre del 2023, è ancora in corso. La richiesta di rinvio a giudizio è stata siglata dalla procuratrice aggiunta Rosa Raffa, che è titolare del fascicolo insieme alla sostituta Francesca Bonanzinga. La Procura ipotizza a vario titolo per otto indagati i reati di turbativa d’asta in concorso e falso del pubblico ufficiale. Oltre all’ex rettore di Messina Salvatore Cuzzocrea e al direttore generale dell’ateneo Francesco Bonanno - in sede di chiusura delle indagini preliminari il primo ha depositato una memoria scritta e il secondo ha chiesto di essere sentito -, sono coinvolti anche sei imprenditori, ovvero i titolari delle ditte che eseguirono lavori, in qualche caso ancora in corso, ed effettuarono forniture per l’ateneo. Si tratta del catanese Daniele Zenna, del goriziano Raffaele Olivo, del palermitano Giuseppe Cianciolo, di Santo Franco originario di Gangi nel Palermitano, di Michelangelo Geraci originario di Mussomeli in provincia di Caltanissetta, e infine dell’ex sindaca di Brolo Rosaria Irene Ricciardello, attuale consigliere comunale d’opposizione nel centro tirrenico.

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