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Roccalumera, doppio binario e transito dei Tir: il Consorzio cerca ora l’accordo

A pochi giorni dalla prima udienza innanzi al Tar di Catania

Le rispettive posizioni non cambiano, ma il dialogo in corso potrebbe portare a novità e, nel frattempo, si registra un’attenuazione dello scontro giudiziario.
Arriva un parziale dietrofront dal Consorzio Messina Catania-Lotto Nord nella diatriba con il Comune di Roccalumera sul transito dei mezzi pesanti legati al cantiere del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo.
Un mese fa le imprese costruttrici dell’opera hanno depositato un ricorso al Tar di Catania chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’ordinanza dirigenziale adottata il 20 marzo dal Comune con la quale è stato imposto il transito nelle ore notturne ai camion che trasportano le terre e rocce da scavo della galleria “Sciglio” e delle strutture necessarie alla costruzione del tunnel, al fine di evitare il caos viario durante il giorno, oltre ad due provvedimenti legati al transito dei mezzi pesanti su un tratto di Statale 114 e all’istituzione del limite di velocità di 30 km/h sul lungomare.
La prima udienza, prevista per il 12 giugno, è stata rinviata al 26 giugno e nel frattempo il Comune, rappresentato dall’avv. Raffaele Tommasini, ha richiesto lo svolgimento di una riunione in cui si discuterà dello stato di attuazione del cronoprogramma approvato il 18 settembre 2023 e rimodulato il 5 aprile, legato anche alla realizzazione degli svincoli di cantiere sull’A18, così come Rete Ferroviaria Italiana ha proposto un incontro per il 27 giugno per discutere anche delle modalità di transito.
Così, venerdì scorso, il Consorzio Messina Catania-Lotto Nord, difeso dall’avv. Luca Raffaello Perfetti, ha depositato al Tar una memoria manifestando «l’interesse a tentare di addivenire a una soluzione concertata, con i Comuni interessati dalle attività (fra cui quello di Roccalumera), delle problematiche relative alla viabilità del cantiere», evidenziando che «allo stato le ragioni d'urgenza e i presupposti a fondamento dell’istanza cautelare avanzata dal Consorzio sono venuti meno in ragione dell’evolversi della situazione», mantenendo comunque ferma la propria tesi sull’illegittimità delle ordinanze del Comune di Roccalumera.

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