Un grave atto intimidatorio e danno ambientale. A denunciarlo è stato Rosario Duca, presidente Arcigay Messina. «Mi è stato segnalato ed è avvenuto nei confronti della comunità naturista», scrive, «che da oltre mezzo secolo frequenta la spiaggia naturista riconosciuta di Capo Rasocolmo località S.Saba. In un primo momento ho pensato che si trattasse solo della scomparsa del cartello che indicava da dove aveva inizio la spiaggia naturista ma così non era. Sabato mi sono recato sul posto ed ho trovato la situazione che dalle foto si evince. Il modo come il liquido è stato sparso toglie a priori il dubbio di un incidente involontario che poteva essere occorso ad un trattore o camion che poteva essere passato da lì. Ia modalità che si evince dalle foto dimostra un chiaro segno intimidatorio a cui risponderemo con una querela alle autorità giudiziarie per atto intimidatorio e danno ambientale. A pochi metri c'è la battigia e basta una mareggiata perché questo liquido nero venga trascinato in acqua oltre al danno ambientale per lo sversamento sulla sabbia e sulle pietre. Se c'è chi pensa che con questi metodi vili intimorisce la Comunità naturista ha o hanno fatto male i conti. A chi o a coloro che hanno perpetrato questo vergognoso gesto causando un danno ambientale noi non risponderemo mai con i loro metodi ma ci affidiamo alla Legge. Questa è la differenza tra noi e lui o loro. Ho chiesto al sindaco a mezzo PEC l'immediato intervento a tutela dell'ambiente, il ripristino del cartello mancante come da precedente PEC inviata ma ancor più che il Comune metta in atto tutte quelle azioni anche giudiziarie a tutela delle persone e dell'ambiente».
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