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Itala celebra la sua autonomia. All'ex sindaco Biagio Manganaro intitolata l'aula consiliare

Oggi i festeggiamenti per ricordare la ricostituzione in Comune avvenuta nel lontano 1947

Oggi sarà celebrata la “Festa dell’Indipendenza del Comune di Itala”, avvenimento di rilevante importanza per ricordare la sua ricostituzione in Comune autonomo dopo che per quasi un ventennio, assieme a Guidomandri, era stato soppresso ed aggregato a quello di Scaletta Zanclea.
La storica giornata, organizzata dalla locale amministrazione comunale, sarà rievocata con un omaggio, alle 17, al monumento dei Caduti di tutte le guerre , cui seguirà una seduta straordinaria del civico consesso nel corso della quale alcuni relatori si soffermeranno sulle vicende politiche che hanno caratterizzato la vita dell’Ente dal 1928 al 1947, anno in cui Itala riotteneva l’autonomia e quell’idonea capacità giuridica che le erano state tolte.
Va ricordato che l’incorporazione politica del Comune di Itala a quello unico di Scaletta Zanclea, sin dal primo momento non aveva trovato consenziente i naturali della vallata italese, i quali consideravano il provvedimento , disposto con regio decreto del 1975 del 3 agosto 1928 un asservimento a Scaletta Zanclea, sollecitato da qualche gruppo di potere di allora.
Inoltre, come si legge nel volume “Itala”, pubblicato dallo storico Salvatore Vernaci, quel periodo per la popolazione italese «è stato buio, caratterizzato da incertezze, pieno di criticità e senza alcun beneficio».
Prima dell’accorpamento con Scaletta, il Comune ionico si era sempre gestito autonomamente e, con mezzi propri, aveva realizzato nel territorio di competenza, numerose opere pubbliche come la rete idrica che alimentava le varie borgate, l’impianto della luce elettrica e tanti altri servizi. Per questo il malcontento era incalzante e gli abitanti interessati, che in quel periodo si erano visti trattati da “sudditi”, tramavano per potersi separare da Scaletta e per poter recitare degnamente il ruolo che avevano sempre svolto in passato. L’agognato desiderio degli italesi si è tramutato in realtà il 27 marzo del 1947, quando la richiesta avanzata al ministro degli Interni per ricostituirsi in Comune autonomo, sostenuta tra l’altro anche da illustri personaggi politici locali come i fratelli Guido e Giuseppe Basile e dal parlamentare regionale Natale Cacciola, è stata accolta e, con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, il Comune di Itala è stato riconosciuto nuovamente ente autarchico territoriale.
La notizia della separazione dei due Comuni è stata salutata con grande entusiasmo dagli italesi, i quali in segno di gioia hanno fatto suonare a festa le campane delle chiese delle 5 borgate. Furono fissate le elezioni amministrative ed alla competizione del 17 agosto 1947 parteciparono tre liste: come primo cittadino è stato eletto Letterio Crisafulli, “un italese doc” già commissario prefettizio e, nel 1946, anche sindaco di Scaletta Zanclea, il quale non appena Itala divenne Comune autonomo ha lasciato la sindacatura. Lo stesso amministratore comunale - padre dell’avv. Nino Crisafulli recentemente scomparso, divenuto nel 2002 anch’egli sindaco di Itala - animato da spirito battagliero, con il supporto della Giunta municipale si è messo al lavoro per recuperare il tempo perduto, intraprendendo una serie di provvedimenti che hanno fatto decollare il Comune che versava nella sua più completa inattività .
Memorabile l’intervento pronunciato dal neo sindaco Crisafulli nel corso della prima seduta del consiglio comunale riunitosi per prendere contezza dell’avvenuta separazione da Scaletta e che dal 19 giugno del 1947 sul Palazzo municipale di Itala, era ritornato a sventolare il vessillo della sua indipendenza e della riacquistata libertà. In occasione di questa ricorrenza il civico consesso procederà all’intitolazione dell’aula consiliare a Biagio Manganaro, ex sindaco di Itala scomparso nel luglio 2001, che ha guidato le sorti del Comune dal 1966 al 1988, dimostrandosi un amministratore di grande capacità il cui impegno fatto di soluzioni, non ha mai deluso gli interlocutori. Fiore all’occhiello è stato rappresentato dall’apertura della Cassa Rurale ed Artigiana di Itala, inaugurata nel 1980 dall’allora presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi.

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