Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

Messina, sequestrato dalla Procura il Parco "Aldo Moro": c'è il rischio della presenza di materiali contaminanti

Il parco Aldo Moro è stato posto sotto sequestro qualche ora fa dalla polizia municipale su intervento della Procura della repubblica. La clamorosa decisione scaturisce dalla necessità di verificare se in una parte dell’area possano essere presenti materiali contaminanti è stata la polizia giudiziaria della municipale guidata da Giovanni Giardina a intervenire e a chiudere l’intera area. In base alle prime indiscrezioni le aree interessate alla verifica sarebbero quelle della zona del vecchio sismografo al centro del parco e quella della scarpata sul lato che si affaccia verso lo Stretto. Due zone che non sarebbero particolarmente frequentate da chi in queste settimane ha visitato e apprezzato il parco Aldo Moro. Le verifiche sul materiale eventualmente contaminante non sarebbero legate ai lavori per la realizzazione dello stesso parco ma a condizioni preesistenti, queste la primissima analisi da palazzo Zanca che però aspetta la conclusione del verbale per poter dare una lettura completa dei fatti. “Del provvedimento giudiziario siamo a conoscenza già da qualche giorno – riferisce il sindaco Federico Basile – ed è stato disposto per consentire all’ARPA di effettuare delle analisi al fine di escludere la presenza di elementi contaminanti. Siamo sempre dalla parte dell'autorità giudiziaria e per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente. Il sequestro preventivo - assicura Basile - è soltanto nell'interesse del comune di Messina e della cittadinanza tutta; il tempo necessario di verificare eventuali criticità così da potere riaprire il Parco nel più breve tempo possibile”. "Come avete avuto modo di leggere dal comunicato stampa del Comune - ha precisato in serata il sindaco Basile -   il Parco Aldo Moro è stato temporaneamente chiuso in via cautelativa su richiesta dell’autorità giudiziaria per consentire ad Arpa di effettuare delle analisi al fine di escludere la presenza di elementi contaminanti. A precisazione del precedente comunicato si rappresenta che sia l'area lungo la scarpata che l'area al centro del parco, oggetto degli accertamenti odierni, non fanno parte dell'area del parco a disposizione del comune di Messina e quindi fruibile quale "parco" dal giorno della sua apertura. Trattasi di aree, quindi, interdette alla fruizione quotidiana del parco stesso da parte dei cittadini. Una precisazione necessaria a fronte delle prevedibili speculazioni politiche già in atto.Con molto rammarico (e mi limito a questo termine..) mi riferisco a tanti articoli e post… che tendono ed alimentare “polemiche sterili generando puro allarmismo”. Siamo e saremo sempre dalla parte dell'autorità giudiziaria per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente. Il sequestro preventivo è soltanto nell'interesse del comune di Messina e della cittadinanza tutta; il tempo necessario di verificare eventuali criticità così da potere riaprire il Parco nel più breve tempo possibile!".

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