È parzialmente da rifare il processo “Red drug” per quel clamoroso traffico di droga sparpagliato in tutta Italia scoperto dalla Guardia di Finanza durante il primo terribile lockdown, con l’asse privilegiato Messina-Roma, dove aspettava la “roba” quel Mario Spinelli accreditato a capo di un proprio clan pescarese e imparentato con i Casamonica. La IV sezione della Cassazione ha infatti annullato parzialmente la sentenza d’appello per la riconsiderazione esclusivamente del reato associativo, mentre per tutto il resto delle accuse contestate agli imputati le condanne inflitte a suo tempo in appello diventano definitive. Il sostituto procuratore generale aveva invece chiesto la conferma integrale della condanna d’appello.
Erano imputati in sette: Gregorio Fiumara, Flaminio Fiorelli, Francesco Minissale, Maurizio Azzara, Mario Spinelli, Gianpaolo Scimone e Carmelo Sessa. Sono stati assistiti dagli avvocati Alessandro Billè, Massimo Censo, Rosaria Chillè, Giovanna Aprile, Salvatore Silvestro, Antonello Scordo e Alessandro Palermo.
Il gruppo aveva escogitato un sistema “semplice” per trasportare la droga: la caricavano e la smistavano sulle ambulanze, gli unici mezzi che potevano circolare indisturbati durante la prima ondata dell’emergenza pandemica.
In appello, nel febbraio del 2023 la sentenza fu della prima sezione penale della corte d’appello presieduta dal giudice Alfredo Sicuro. In sintesi delle otto condanne decise in primo grado dalla gup Ornella Pastore nel febbraio del 2022, con il rito abbreviato, ne furono confermate, anche se rimodulate, 7 su 8. Sette furono quindi le condanne: Gianpaolo Scimone, 12 anni, senza l’applicazione della recidiva e con le attenuanti generiche; Carmelo Sessa, 15 anni e 4 mesi, con le attenuanti generiche; Maurizio Azzara, 5 anni con le attenuanti generiche; Gregorio Fiumara, 7 anni e 4 mesi, con le attenuanti generiche considerate equivalenti alla recidiva; Francesco Minissale, 5 anni e 8 mesi, con le attenuanti generiche; Flaminio Fiorelli, 6 anni e 4 mesi con le attenuanti generiche; e infine Mario Spinelli, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni più 20mila euro di multa.
Il nome in codice del processo deriva dall’operazione antidroga “Red drug”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, che smantellò un’organizzazione attiva nel primo periodo del lockdown. Al centro delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza un gruppo con base a Messina che operava tra la Sicilia, il Lazio e l’Abruzzo. Nel giugno del 2021 furono 8 le persone arrestate, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Furono sequestrati anche 65 kg di marijuana. L’operazione, oltre ad aver represso un lucroso traffico di droga sull’asse Roma-Pescara-Messina, documentò «un consolidato e stabile collegamento criminale» fra il clan Spinelli (imparentato con i romani Casamonica e Spada) ed esponenti dei clan siciliani Spartà e Santapaola-Ercolano.
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