«Gli strumenti di pianificazione non c’erano e ora ci sono». Nell’aula del consiglio comunale si presentano sia il sindaco, Federico Basile, che il vicesindaco, Salvatore Mondello, quasi a sottolineare l’importanza del documento in discussione. Il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) è l’architrave di isole pedonali e piste ciclabili, ma non solo. Dentro ci sono le piazzette di comunità, le Ztl scolastiche, la mobilità “dolce”. È la cornice, la pianificazione, appunto. «L’esecuzione richiederà anni», si premura di spiegare il progettista del Piano, Guido Francesco Marino. Un modo per tranquilizzare quanti, ancora oggi, manifestano perplessità su un documento che tocca forse il tema a cui i messinesi sono più sensibili: la mobilità, appunto. Con abituali polemiche annesse su pedonalizzazioni, cordoli e quant’altro.
Ecco perché la seduta di ieri è stata un primo approccio, il voto definitivo arriverà lunedì. Un rinvio strategico, che darà tempo di presentare emendamenti a chi ha intenzione di farlo, in particolare il Pd, che ha legato il proprio sì – determinante, visto che il centrodestra sarà in gran parte contrario, con i consiglieri di Fratelli d’Italia particolarmente “agguerriti” – affinché il Piano venga approvato. Tra gli emendamenti in embrione: il no all’ipotesi di estendere l’isola pedonale di viale San Martino fino a Villa Dante e il coinvolgimento attivo del consiglio comunale negli step biennali di monitoraggio del Piano. Con queste e altre modifiche, lunedì il Pums dovrebbe ottenere disco verde.
Prima ancora, da sabato prossimo (e per tre mesi, fino al 15 settembre) isole pedonali e soste a pagamento torneranno a Torre Faro. La Ztl estiva di Torre Faro è una delle zone a traffico limitato previste da un altro piano, il Pgtu (Piano generale del traffico urbano), le altre sono concepite per il centro città, ma non sono ancora state attivate.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia