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Messina, le case difese dal torrente Galati

La regione ha finanziato gli studi per arrivare alla realizzazione di un ponte che dia sicurezza alle abitazioni. Poi serviranno 2,5 milioni per i lavori. In mare nuovi massi a Torre Faro

Prima i rilievi e poi i lavori. Si vede la luce in fondo la tunnel per gli abitanti del villaggio di Galati da decenni costretti a vivere sin troppo vicino ad un corso d’acqua e con un nodo in gola ogni volta che piove.
Possono partire, infatti, le indagini e i rilievi che consentiranno di progettare i lavori di messa in sicurezza del torrente Galati che attraversa l’omonimo villaggio. Ad effettuarli, per poi pianificare l’intervento, sarà il raggruppamento temporaneo di professionisti che fa capo alla Engeo Associati-Engineering & Geology di Catania.
La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha affidato l’appalto per un importo di poco più di 82 mila euro. Il tratto interessato è, in particolare, quello in cui l’alveo del corso d’acqua costeggia le contrade Barrace e Pozzo. L'importo dei lavori di messa in sicurezza, secondo una prima stima, ammonterà a 2,5 milioni di euro.

«Per anni – spiega il governatore Schifani – circa quaranta famiglie hanno convissuto con pesanti disagi ma anche con il rischio derivante dal corso d’acqua che si trova proprio a ridosso delle loro case. Anche qui, come in tutte quelle aree dell’Isola in cui si annidano pericoli per la popolazione, interveniamo per restituire la necessaria serenità ai cittadini una volta per tutte».

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