Le vacanze al mare avranno prezzi più alti, ma non sulle spiagge di Taormina e Giardini Naxos. È quanto emerge da un’indagine condotta da Altroconsumo, che come ogni anno ha analizzato il costo del posto in spiaggia per quanti scelgono gli stabilimenti balneari, mettendo in luce le differenze non solo fra una località e l’altra ma anche fra la prima fila e quelle a seguire (seconda, terza e quarta).
Sotto la lente dell’associazione dei consumatori sono finite le tariffe di 211 lidi in dieci città turistiche e anche quest’anno il report ha fatto emergere continue variazioni al rialzo dei listini, che sono divenute ormai una lenta e costante tendenza e che si stratificano su aumenti più consistenti di quelli verificatisi negli anni passati. Concedersi ombrellone e sdraio in spiaggia è sempre stato caro, ma negli ultimi anni sta diventando un vero e proprio lusso e rispetto all'anno scorso il posto costerà in media il 4% in più.
Ci sono, però, anche buone notizie: a Taormina e Giardini Naxos, infatti, così come a Lignano Sabbiadoro (Udine), non c’è stato alcun aumento rispetto allo scorso anno. L’inchiesta di Altroconsumo ha messo anche a confronto le tariffe di quest’anno con quelle della stagione scorsa, prendendo come riferimento il costo medio, e sono stati contattati telefonicamente e in modo anonimo gli stabilimenti chiedendo le tariffe per le prime quattro file per la settimana che va dal 4 al 10 agosto: in media la prima fila costa 226 euro, cifra che si riduce a mano a mano si va a scegliere le file successive fino ai 210 euro per la seconda, 199 euro in terza e 186 dalla quarta in poi.
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