Un collegamento pubblico per rendere, davvero, il Tito Minniti, l’aeroporto dello Stretto. È quello che stanno progettando il comune e la città metropolitana di Reggio Calabria utilizzando le loro due società di trasporto.
In una riunione con i vertici dei due enti locali e delle aziende di Tpl, con la supervisione del coordinatore del tavolo per il sistema dei trasporti e della mobilità sono state gettare Nunzio Martello, è stato varato il piano di collegamento fra l’aeroporto e Messina con i bus di Atm e Atam almeno tre volte al giorno in concomitanza con i voli dal Minniti.
Un’esperienza che consentirebbe in 50 minuti di poter raggiungere lo scalo che in questi ultimi due mesi ha cambiato completamente la propria vocazione affidando a Ryanair il compito del salto di qualità con nuove mete italiane e internazionali. Un’occasione quella di un collegamento diretto (ce ne sono di questo tipo da Treviso a Venezia o da Bergamo a Milano) che non sarebbe solo un vantaggio per i siciliani che vogliono avere in Reggio Calabria un’alternativa a Catania, ma anche una valida opportunità per i tantissimi stranieri che sbarcano in Calabria e che hanno a un tiro di schioppo anche la Sicilia, Messina, le Eolie e Taormina.
E sono in tanti che hanno già programmato questa doppia tappa a Reggio e poi a Messina per scoprire due regioni. Ecco che quindi Atm e Atam potrebbero essere vettori privilegiati per poter far muovere facilmente i messinesi e i turisti. L’accordo per avviare questa join venture, sotto il profilo politico, è stata trovata nella riunion e di giovedì alla quale hanno partecipato fra gli altri il vicesindaco di Messina Salvatore Mondello, il presidente di Atm Pippo Campagna, l’assessore alla pianificazione territoriale Paolo Malara, l’amministratore delegato di Atam Pippo Basile e il l’ammiraglio Nunzio Martello. In termini concreti andrà adesso creato un orario parallelo a quello dei voli nazionali e internazionali e chiesta alle rispettive regioni il via libera alla licenza interregionale in maniera tale che i bus reggini possano sbarcare in Sicilia e viceversa senza “rotture di carico” che renderebbero più scomoda la corsa. Difficile quantificare i tempi di operatività, ma con l’estate alle porte sarebbe auspicabile una soluzione a stretto giro.
Il tutto mentre nelle stesse ore i due enti si preparavano a sottoscrivere un protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative congiunte di promozione turistica dell’area metropolitana. Una comunione di intenti con obiettivo la realizzazione di una comune piattaforma di attrazione. Lo Stretto deve fare massa critica per divenire una regione alla quale i turisti, non per forza quelli “estivi” guardino con curiosità.
E così, dopo il varo del biglietto unico dello Stretto, adesso nasce un accordo ( a giorni le firme) per la collaborazione nell’ambito di eventi anche internazionali per la promozione turistica dell’area metropolitana dello Stretto, workshop fra buyer e operatori turistici, conferenze, eventi dedicati alla valorizzazione del territorio e attività di marketing e promozione del prodotto turistico. La prima occasione è dietro l’angolo con il II meeting del turismo dello Stretto del 23-26 giugno.
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