L’attacco del pezzo è facile: c’eravamo tanto amati, politicamente parlando. Ma ormai da mesi tra l’on. Tommaso Calderone, parlamentare di Forza Italia e noto avvocato penalista, e il sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò, anche lui noto avvocato penalista, adesso alla Lega e con un passato in Forza Italia, si è passati alle denunce incrociate depositate in Procura, sempre a Barcellona.
Il primo a presentarla, a quanto pare, è stato alcuni mesi addietro l’on. Calderone, ipotizzando a carico di Calabrò la diffamazione e lo stalking. Questo perché il sindaco lo avrebbe additato sui social come un politico poco sensibile agli interessi della città del Longano, e avrebbe anche commentato, sempre sui social, le notizie di stampa sul suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Messina sull’attività dell’Asp peloritana.
Il parlamentare nazionale sostiene nelle denuncia che dopo queste “pubblicazioni” sui social di commenti da parte del sindaco Calabrò, per il quadro generale che si sarebbe vento a creare si sarebbero alterate le sue abitudini di vita privata e sociale, con gravi ripercussioni personali, ed ecco l’ipotesi di stalking a suo danno.
Dal canto suo, dopo la prima denuncia, il sindaco Calabrò ha risposto a sua volta con una denuncia presentata sempre in Procura, a Barcellona, in cui ipotizza a carico dell’on. Calderone i reati di minacce, stalking e attentato a corpo amministrativo dello Stato, ovvero la sua carica attuale di sindaco.
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