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Sicurezza, l'allarme della Cisl Messina: «Vigili del Fuoco e Polizia Penitenziaria hanno bisogno di più personale, mezzi e strumenti».

Criticità evidenti, carenze di organico che condizionano gli interventi di emergenza, la necessità di investimenti in uomini e mezzi più volte segnalata. Sono state queste le tematiche affrontate nel corso del Consiglio Generale della FNS Cisl Sicilia tenutosi a Messina, presso la sede della Cisl Messina in viale Europa, che ha affrontato la situazione che devono affrontare i lavoratori della sicurezza.
«Gli incendi della scorsa estate e l’impegno dei vigili del fuoco sono ancora nella mente di tutti – ha ricordato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, nel porre il suo saluto agli ospiti – ma anche l’emergenza che si vive nelle carceri messinesi e all’Opg di Barcellona. Situazioni che abbiamo sempre attenzionato come Cisl e sulle quali occorre intervenire a livello istituzionale».
«Quello che chiediamo all'amministrazione e alla politica – ha detto invece il segretario nazionale della Fns Cisl, Massimo Vespia – è una maggiore attenzione. Purtroppo, quanto accaduto negli anni precedenti dimostra che le forze in campo non sono sufficienti per fronteggiare l’emergenza incendi e recentemente abbiamo interessato anche il sottosegretario, lo stesso ministro.  Serve un segnale, un’attenzione maggiore anche perché non sono solo gli incendi, c'è il tema del dissesto idrogeologico. Ed è qui che si rende evidente la carenza degli organici dei vigili del fuoco soprattutto in molti distaccamenti periferici, alcuni dei quali sono stati chiusi».
«Siamo preoccupati – conferma il segretario generale della Fns Cisl Sicilia, Domenico Ballotta – quanto accaduto lo scorso anno conferma che sono necessari provvedimenti urgenti. La scorsa estate la popolazione, vedendo la propria casa bruciare ed i beni andare in fumo, era così arrabbiata che attaccava i vigili fuoco o gli operai cosiddetti dell'emergenza. Purtroppo abbiamo carenza di personale, di mezzi, di strumenti per fronteggiare un'emergenza come l'anno scorso e per questo abbiamo chiesto in anticipo incontri con i prefetti delle città siciliane».
Altro tema di grande attualità è quello della polizia penitenziaria. L’ultimo episodio a Barcellona, nei giorni scorsi, dove c’è stata un’evasione. «Si soffre di una politica sbagliata negli anni – aggiunge Vespia – la polizia penitenziaria è un corpo di polizia a tutti gli effetti e purtroppo sono ormai frequenti le aggressioni al personale della polizia penitenziaria».
«Nell’ultimo anno, in Sicilia, ci sono stati più di 1950 eventi critici – continua Domenico Ballotta – cioè. ogni mese, 250 episodi che possono essere risse, aggressioni nei confronti del personale penitenziario. L’evasione di Barcellona è un brutto segnale di quanto sia in sofferenza l'organico per controllare le strutture in modo adeguato. Carenza che si segnala anche nel settore minorile».

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