Dalle contestazioni ai sindacati a quelle del Comune: non è un bel momento per l’Azienda servizi municipalizzati di Taormina.
L’ultima grana è arrivata , con il sequestro del cantiere e la denuncia di due persone per la manutenzione straordinaria dei bagni pubblici in piazza San Pancrazio, dove sono previsti demolizioni, scavi e ricostruzione dei servizi igienici nell’àmbito di un appalto da 136.497 euro oltre Iva per interventi anche al parcheggio terminal bus, Mazzarò e Porta Pasquale, affidato ad una ditta di Caltanissetta.
Martedì il consigliere di minoranza Nunzio Corvaia ha inviato una segnalazione all’Area Urbanistica del Comune, al segretario generale, alla Polizia locale e alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, evidenziando come i lavori (avviati il 17 maggio) potessero essere privi delle autorizzazioni, in un’area di grande interesse storico e archeologico per la presenza delle Terme Bizantine, subito fuori le mura della città.
Sul posto si è recata la Polizia locale, diretta del comandante Daniele Lo Presti, constatando l’assenza dell’autorizzazione della Soprintendenza e della nomina di un archeologo per seguire gli scavi, seppur modesti, per la posa delle tubazioni: così è scattato il sequestro del cantiere con la contestuale denuncia penale a carico del titolare della ditta esecutrice e del responsabile dell’intervento dell’Asm, con l’invio alla Procura della Repubblica delle segnalazioni di reato in materia edilizia e di tutela dei beni culturali.
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