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Messina, la Boldrini incontra gli espropriandi di Torre Faro: "Questo Ponte, in Sicilia e in Calabria non lo vuole nessuno" VIDEO

"In un posto cosi bello non si può fare un mostro che non c'entra niente con questo ecosistema" ha detto l'ex presidente della Camera.

Ha incontrato un gruppo di residenti, ascoltato le loro preoccupazioni, assicurando vicinanza nella lotta contro il Ponte. Laura Boldrini, ex presidente della Camera, oggi deputata e presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ha scelto Torre Faro per un incontro in vista delle Europee. Insieme a Maria Flavia Timbro, candidata messinese del Pd, si è soffermata con un gruppo di residenti. «Sono famiglie - dice - che perderanno la casa che verrà distrutta, gente che ha fatto sacrifici, che magari vive li da generazioni e che viene cacciata via senza una prospettiva.

Questo è un progetto del Ponte è estremamente dannoso non si deve fare, è dannoso per l'ambiente, per l'ecosistema, basta guardare la bellezza di questo luogo per capirlo e poi è rischioso perché è in una zona altamente sismica, non porterà alcun beneficio dal punto di vista economico e turistico». «Bisogna fare i conti - aggiunge - con le infrastrutture che in Sicilia sono inadeguate. Questo Ponte, in Sicilia e in Calabria non lo vuole nessuno, lo vuole solo Salvini perché attesta la sua presenza in vita dal punto di vista politico. Abbiamo una Sanità che ha bisogno di investimenti.

Quello del Ponte è un progetto che non si deve fare, saremo vicini a queste persone che lottano per tenere la propria casa, in un posto cosi bello non si può fare un mostro che non c'entra niente con questo ecosistema». Un passaggio anche sull’emendamento al disegno di legge sulla sicurezza presentato dalla Lega: «È pericolosissimo e liberticida». Sul rischio astensionismo alle elezioni si è invece soffermata Maria Flavia Timbro: « C'è molto silenzio rispetto a queste elezioni- riconosce - è importante far capire ai cittadini che non si vota soltanto per i rappresentanti dei partiti ma per due modelli di Europa, quello sovranista e repressivo e quello democratico e solidale, i cittadini sono chiamati a scegliere quale modello di Europa vogliono»

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2 Commenti

Maria Giovanna Conti

26/05/2024 14:49

Penso anch io che sia un mostro non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche sismico. Per non tenere conto di tutte le abitazioni che dovranno essere rase al suolo mentre altrii che dovranno essere demoliti per abusivismo gidranno dei condoni edilizio Povero sud!

FORTUNATO PRENESTINI

27/05/2024 07:49

Beh, per quanto mi riguarda, sono uno di quelli che lo vuole. E siamo anche noi in tanti.

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