La “transumanza elettorale” a Forza d’Agrò finisce sui tavoli di vari organi e potrebbe riservare presto ulteriori sviluppi. Il fenomeno che abbiamo segnalato nelle ultime settimane, con oltre 100 di richieste di residenza presentate in municipio nei mesi a ridosso delle elezioni amministrative da parte di aspiranti forzesi, che dichiarano di vivere in immobili che spesso tutto sembrano tranne che abitazioni, è oggetto adesso di un esposto presentato dalla lista elettorale che fa capo a Melina Gentile, capogruppo di opposizione e candidata sindaco alle Comunali dell’8 e 9 giugno. La sua compagine ha scritto al procuratore della Repubblica, al prefetto, al viceprefetto, al funzionario responsabile dell’Ufficio elettorale della Prefettura, al questore, al comandante provinciale dei Carabinieri e ai comandanti della Compagnia Carabinieri di Taormina e della Stazione di Forza d’Agrò, allo scopo di «garantire la legittimità e la regolarità delle prossime consultazioni comunali».
Nell’esposto Gentile ricorda che «nel 2019 la mia lista perse il confronto elettorale per soli 17 voti» e sottolinea come «dall’1 gennaio 2024 sono state inoltrate 110 richieste di residenza per un totale di 137 persone, un numero che in un paese così piccolo influisce sicuramente sul risultato finale delle elezioni comunali». La lista si concentra in particolare sulle 42 richieste di residenza presentate dal 17 al 19 aprile, «qualche giorno prima della chiusura delle operazioni relative alla revisione straordinaria delle liste elettorali per le residenze, tenendo conto che dal 2019 al 2023 le richieste sono state non più di 15 e considerato come tali richiedenti hanno chiesto di portare la loro residenza in strutture ricettive».
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