Raggiungere quota diecimila. È l’obiettivo annunciato dagli esponenti di “Aretè”, il comitato per la tutela e la salvaguardia dell’ospedale Barone Romeo di Patti, che a giugno dello scorso anno si erano fatti promotori di una raccolta firme per chiedere il potenziamento del nosocomio di via Mazzini e la sua classificazione a Dea di primo livello. In appena undici mesi gli attivisti hanno raccolto ben cinquemila firme, ma secondo i vertici del comitato sarà necessario sfondare il tetto delle diecimila. Solo allora si potrà procedere alla vidimazione e alla presentazione delle firme agli organi preposti.
«La raccolta firme – spiega la presidente Carmelina Lipari – interessa tutto il comprensorio e ha l’unico obiettivo di sollecitare il potenziamento del Barone Romeo, considerata l’importanza di reparti di alta specializzazione già esistenti. Finora sono state raccolte circa cinquemila firme, per cui facciamo appello a tutti affinché si possa arrivare a diecimila».
Lo scopo della petizione è di sollecitare le istituzioni affinché venga rivista la classificazione del Barone Romeo. Tra le richieste dei vertici di Aretè anche l’incremento dell’organico in dotazione alle varie Unità operative e l’adeguamento del personale di tutti i reparti, come del resto è stato espresso nel nuovo piano aziendale.
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