Si chiude con due patteggiamenti della pena, un’assoluzione in abbreviato e dieci rinvii a giudizio uno dei tronconi processuali sulle truffe all’Inps, per l’indebita percezione di contributi. In questo caso si tratta dell’udienza preliminare celebrata davanti alla gup Tiziana Leanza, dopo la richiesta di rinvio a giudizio depositata a suo tempo dal pm Giuseppe Adornato. La Procura contestava una serie di presunte indebite percezioni di denaro, per oltre sessantamila euro, che vedono coinvolti tredici imputati, tutti gravitanti nell’ambito della società Generalfin srl.
Si trattava di Giovanni Denaro, di Messina; Giovanni Otera, di Milazzo; Antonio De Pasquale, di Spadafora; Antonino Marino, reggino di Calanna; Salvatore La Macchia, di Milazzo; Salvatore Coppolino, originario di Santa Lucia del Mela; Fabio Greco, di Messina; Gaetano Rinaldi, nato a Messina; Santi Lembo, di San Piero Patti; Salvatore Genovese, di Spadafora; Francesco Marco Catarozzo, milanese; Antonino Giovanni Sciotto, nato a Rometta; Mirko Giunta, di Messina.
Le decisioni della gup Leanza. Catarozzo che aveva scelto il rito abbreviato è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”. Per Greco e Lembo la giudice ha accolto il patteggiamento della pena, rispettivamente a un anno e otto mesi e a un anno (con pena sospesa). Per Denaro invece la richiesta è stata rigettata perché la pena concordata accusa-difesa è stata ritenuta incongrua rispetto alle accuse. Poi la gup Leanza ha emesso decreto di rinvio a giudizio per Denaro, Otera, De Pasquale, Marino, La Macchia, Coppolino, Rinaldi, Genovese, Sciotto e Giunta, che quindi dovranno affrontare il processo, che dovrebbe iniziare il prossimo 13 febbraio.
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