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Sant’Agata Militello, operazione Camelot: tutto da rifare per il processo all’ing. Contiguglia

La Cassazione ha accolto il ricorso del difensore. Sentenza revocata e annullamento della pronuncia d’appello

Revoca della sentenza già pronunciata dalla stessa Cassazione, annullamento della pronuncia precedente della Corte d’Appello e rinvio ad altra sezione per un nuovo giudizio in ordine alla prescrizione del reato contestato.
È il verdetto della Seconda sezione penale della Suprema Corte che ha dato ragione alle tesi esposte nel ricorso straordinario proposto dall’avvocato Massimiliano Fabio per la posizione dell’ingegnere Giuseppe Contiguglia, già capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Sant’Agata Militello.
Le vicende sono quelle del noto processo “Camelot” sulla gestione degli appalti pubblici dell’ente santagatese per cui Contiguglia fu condannato in primo grado, nel febbraio 2022, a quattro anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno da liquidare al Comune stesso, costituitosi parte civile.
La condanna riguardò l’imputazione per cui il funzionario era ritenuto organizzatore della contestata associazione a delinquere.
Il collegio del Tribunale di Patti, come già scritto in queste stesse colonne, mandò invece assolto il sindaco Bruno Mancuso per non aver commesso il fatto dall’accusa di essere il promotore dell’associazione, dichiarando il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per altri quattro componenti dell’Ufficio tecnico, ritenuti partecipi del reato associativo.

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