È praticamente pronto il bando con cui potranno essere chieste le esenzioni e le riduzioni della prossima Tari. La roadmap dell’amministrazione per i passaggi necessari per arrivare alla pubblicazione si consumeranno tutti la prossima settimana. Lunedì, infatti, la proposta di delibera dell’assessore Roberto Cicala, sarà discussa in commissione Bilancio e il giorno successivo concludere la sua trafila in Consiglio.
Nella proposta, la regolamentazione degli aiuti alle famiglie in disagio economico. A disposizione ci sono 633.000 euro e subito dopo l’approvazione in Consiglio il bando potrà essere pubblicato, facendo partire le istanze.
L’anno scorso il regolamento non trovò l’accordo dell’Aula che lo emendò soprattutto sul punto della modalità della presentazione delle domande. Alla formula dell’istanza solo digitale, venne aggiunta quella cartacea che però ha prodotto, come previsto dallo stesso assessore Cicala prima del “colpo” di mano dell’opposizione, un clamoroso ritardo nella lavorazione delle pratiche. Tant’è che, ancora adesso, la graduatoria per le esenzioni del 2023 non è stata pubblicata. «Lo sarà ai primi di giugno – anticipa Roberto Cicala –. Uscirà insieme a quella del 2024 così potremo allineare i dati». Nel regolamento che arriverà in commissione lunedì, è stata confermata la necessità di presentare le domande solo in maniera digitale e in Aula stavolta non ci dovrebbero essere ribaltoni.
Ma ci dovrebbe essere anche una novità rispetto allo schema dell’anno scorso. Sarà abbassato il limite massimo di Isee con il quale ogni nucleo familiare potrà partecipare. Passerà dai 13.500 euro a 9.360 che poi equivaleva al riferimento per l’ottenimento del reddito di cittadinanza. Una riduzione figlia dell’analisi di quanto accaduto nel 2023. Sono state circa 3000 ( su 9500 presentate) le domande che sono state accolte coprendo la capienza a disposizione. E il valore Isee più alto che ha ricevuto la riduzione è stato di circa 6000 euro.
Tornando alle graduatorie del 2023 e del 2024 che saranno rese note il 10 giugno, le riduzioni di una o due rate o l’esenzione totale del 2023 non può più essere sfruttata da chi nel frattempo ha pagato la Tari dello scorso anno. Per questo, è previsto un rimborso della quota che non era dovuta ai beneficiari che già avessero saldato o una compensazione sul 2024. Per coloro che invece non la avessero già pagata nel 2023, si andrà in compensazione sulle bollette del 2024. Evidentemente le misure dello scorso e del nuovo anno potranno cumularsi fino al raggiungimento del totale da pagare e qualora il rimborso superasse il totale del dovuto del 2024 si procederà al rimborso.
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