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Messina, viaggio a bordo della “talpa” da 900 tonnellate: così ogni giorno vengono realizzati 15 metri di galleria

La “Gazzetta” sale sulla “Igea” e ne racconta i segreti

Si scrive “Tunnel boring machine”, si legge talpa. Per realizzare la più importante opera degli ultimi cinquant’anni, che attraverserà due province, ne entreranno in azione quattro.
Lo scavo delle gallerie della nuova linea ferroviaria a doppio binario e ad alta capacità Giampilieri-Fiumefreddo è infatti affidato a macchine tecnologicamente avanzatissime arrivate dalla Cina, costruite per il gruppo Webuild-Pizzarotti.
Una di queste, denominata “Igea”, è già all’opera per realizzare la galleria “Sciglio”, lunga 9,3 km, che collegherà la stazione di Nizza di Sicilia con il viadotto Agrò a Savoca.
Siamo stati a bordo, nel corso di una visita alla quale hanno partecipato anche il commissario di Governo dell’opera, l’ing. Filippo Palazzo, il referente del progetto di “Rfi” ing. Maurizio Infantino e il project manager di Italferr, ing. Salvatore Vanadia, per scoprire i “segreti” del gigante tricolore, che ha un diametro di 9,36 metri e un peso di circa 900 tonnellate.
Una macchina, questa, che adotta le tecnologie tra le più avanzate in termini di sostenibilità ambientale, in quanto è capace di ridurre le emissioni durante lo scavo del tunnel ed è anche del tipo Dual Mode, ossia in grado di poter scavare sia con pressione terrestre in terreni non compatti che in modalità aperta nelle rocce. Una talpa gigante estremamente innovativa, lunga 136 metri, che avanza nel terreno grazie ad una testa fresante sulla quale sono montati gli utensili di scavo, che ruotano ad velocità che può variare in base alla durezza della superficie, ma che è anche una fabbrica mobile: durante lo scavo, infatti, trasporta i detriti fuori dal tunnel e monta in parallelo i rivestimenti, grandi anelli composti da conci prefabbricati larghi 1,80 metri (realizzati nella nuova fabbrica Webuild a Belpasso) che vanno a stabilizzare il terreno, incollati da speciali resine, e fanno sì che, dopo il passaggio della “Tbm”, la galleria sia praticamente pronta.

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