Ponte sul Mela, piove sul bagnato. Prevista una perizia di variante, del costo preventivato di 300mila euro, per adeguare, rispetto al progetto originario, l’impalcato prefabbricato da collocare sopra i piloni per i quali si stanno completando le gettate di calcestruzzo armato. Infatti, sull’A20 non potranno transitare i cosiddetti “trasporti eccezionali” di dimensioni tali da non assicurare la tenuta degli stessi viadotti del tratto autostradale interessato.
Mentre si attende la riattivazione della cosiddetta bretella, chiusa dal 19 dicembre scorso, necessaria per consentire di superare l’interruzione viaria della strada provinciale 75B, causata dai lavori di ristrutturazione del ponte Mela e che tanti danni sta arrecando agli esercenti di Calderà, spunta la perizia di variante che riguarda esclusivamente l’impalcato del ponte e le sue dimensioni e soprattutto il peso. Infatti, a seguito di un tavolo tecnico effettuato in Prefettura, è emerso che le travi prefabbricate – ben quattro campate – necessarie per la ricostruzione del viadotto sul Mela che dovranno essere collocate sopra i piloni già consolidati e per i quali si stanno ultimando le gettate di calcestruzzo che faranno da base per posizionare le stesse travi, non potranno essere trasportate – come trasporto eccezionale – sull’A20 che allo stato attuale ha viadotti in corso di manutenzione, di fatto non idonei a trasportare simili carichi in sicurezza. Infatti, sarebbero state adottate direttive più restrittive sui trasporti autostradali di cui non si conoscono ancora i particolari.
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