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Tari a Messina, esenzioni e riduzioni: graduatoria in arrivo

Per chi avesse già pagato ci saranno i rimborsi, per il 2024 domande solo digitali

Si avvicina la resa di conti con la Tari. Quella per la definizione della spesa per i rifiuti del 2024, quella della conseguente tariffa sui cittadini, quella dell’emersione del tanto, troppo, sommerso che ha appesantito il costo ai messinesi onesti, e infine si avvicina la resa dei conti con le esenzioni e le riduzioni dello scorso anno.
Ed è su questo argomento che ieri si sono concentrati in particolar modo gli assessori ai Tributi Roberto Cicala e ai Servizi Sociali Alessandra Calafiore che, con il sindaco Basile, hanno presentato le novità e gli aggiornamenti sulle attese graduatorie che “premieranno” le famiglie in disagio economico sociale.
Come si ricorderà, le istanze presentate a fine del 2023 per chi avesse un Isee fino a 13.500 euro furono circa 9.500 ma 4.000 inviate in forma telematica e 5.500 su carta. Una doppia opzione voluta, con emendamento, dal Consiglio ma che si è rivelata un boomerang perché ha allungato oltremodo i tempi di lavorazione delle pratiche al punto da far slittare al 2024 l’”incasso” delle riduzioni o delle esenzioni.
«L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Roberto Cicala – è quello di riallineare i conti entro il 2024 e andare a regime nel 2025. Le 4000 istanze digitali sono già state tutte vagliate pochi giorni dopo il loro invio. Le 5.500 adesso sono alla verifica dell’Inps per la dichiarazione dell’Isee e saranno completate nei prossimi giorni». In quattro mesi dieci persone hanno trasferito tutti i dati arrivati via pec o in maniera cartacea su una piattaforma digitale per, di fatto, renderli nella stessa forma delle altre 4000.

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