
«Nessun tradimento rispetto ai programmi, nessun no ideologico, solo un approccio concreto ai problemi derivanti dall’impatto che un’opera come il Ponte avrà sul nostro territorio. Non cambia la linea dell’Amministrazione comunale, quanto ho detto in sede di Conferenza dei servizi è ciò che ripeterò in tutte le occasioni, anche durante la manifestazione del 25 aprile a Capo Peloro. Il Ponte, per me che sono sindaco, non deve essere oggetto della campagna elettorale per le Europee, le cose non vanno fatte di fretta, dobbiamo ragionare e capire quali siano le soluzioni migliori a tutela di Messina e dei messinesi». A dichiararlo il sindaco Federico Basile.
Tra i problemi sollevati, nella polemica scoppiata con il senatore della Lega Nino Germanà, vi è anche quello dell’approvvigionamento idrico dei cantieri del Ponte. E ieri a rispondere ai dubbi e ai timori del sindaco, è la “Stretto di Messina”: «Non saranno pregiudicate in alcun modo le forniture idriche delle città di Messina e Villa San Giovanni. In tale quadro, ove non fossero disponibili le quantità necessarie, sarà sviluppato da parte del Contraente generale uno specifico piano di approvvigionamento che farà principalmente ricorso a fonti idriche alternative come, ad esempio, dissalatori di acqua marina, potabilizzatori, navi cisterna».
Germanà, da parte sua, aveva inviato lunedì mattina una lettera aperta gli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geologi e al Collegio dei geometri di Messina, di fatto una sorta di “provocazione” nei confronti dello stesso Basile. «Con la presente richiedo un’informazione che sarà mia cura trasmettere al preoccupato sindaco di Messina sulla quantità di acqua necessaria per la costruzione del Ponte. In particolare il riferimento è all’acqua destinata al calcestruzzo da realizzare in loco. Chiedo inoltre di volere illustrare al sindaco e ai cittadini le modalità costruttive del Ponte, costituito da elementi prefabbricati per le torri e l’impalcato e acciaio per i tiranti. È importante avere rassicurazioni tecniche in merito anche per valutare eventuali interventi in caso di necessità, quali ad esempio navi cisterna o dissalatori, o se la situazione sia tale da non dover richiedere alcun ché.
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5 Commenti
Maria Giovanna Conti
24/04/2024 08:15
Ma e' possibile che con tante infrastrutture che servono alla Calabria e Sicilia per non parlare del diritto alla sanità i nostri politici locali sono bloccati in un opera che ci distruggerà in tanti settori. Ambientali, economici, turistici.
bastacuradelproprioorticello
24/04/2024 12:14
si puo essere d'accordo o meno sulla realizzazione del ponte, ma le chiedo... quante manifestazioni o cortei, che Lei ricorda, sono stati fatti dai cittadini siciliani o calabresi in favore di una migliore sanità, di una migliore viabilità stradale o ferroviaria etc…. oppure, restando a Messina, quante sono le manifestazioni di protesta contro l’abbandono di relitti di barche sulle nostre spiagge, contro l’inquinamento prodotto dai pescatori con le loro “Boe artigianali” con i lori carrelli gommati che lasciano sulle spiagge, basta vedere cosa è stato ripescato nei fondali di Torre Faro e Ganzirri, perché questi famosi ambientalisti non hanno mai promosso cortei e manifestazioni contro l’abusivismo edilizio realizzato attorno ai laghi!!! Quante manifestazioni di protesta sono state fatte contro la cattiva gestione delle concessioni demaniali degli arenili (basta affacciarsi dalla pista ciclabile per vedere lo stato in cui versa la costa….tra tetti di capannoni in eternit, lidi che sembrano baraccopoli, canne fumarie che rendono l’aria irrespirabile….)?
Armando
24/04/2024 11:55
Un NO CONVINTO alla costruzione del ponte se non vi sono certezze.NO ai colori,no agli interessi di parti o,peggio,alle speculazioni selvagge.SI COSTRUISCA IL PONTE SOLO DOPO ATTENTE VALUTAZIONI.,EVITANDO DANNI IRREPARABILI
Gaetano
24/04/2024 16:08
A prescindere dei pro e contro della costruzione del "Ponte sullo Stretto", quello che conta è il parere del Cipess (approva i singoli progetti del Programma delle Infrastrutture Strategiche) il resto è solo un dibattito sterile.
Amo'
24/04/2024 12:59
Come si fa a non ricordare i falsi blandimenti fatti alle persone coinvolte nel compimento del progetto, quelle relative alla rivalutazioni degli edifici adiacenti alla struttura quando in realtà si deprezzerebbero e di molto? Dunque, se il Nullafacente e soci hanno fatto ciò, come si può dare a loro credito quando dicono tutto perfetto, tutto bene, se nel dire ciò schermano persino il volto?
Peppinella
24/04/2024 13:26
Ma che ne sanno Ciucci e company delle criticità del nostro territorio. Che ne sanno di quello che passiamo a Messina ogni qualvolta si apre un cantiere anche piccolo. Ma Ciucci lo sa che da Faro all'Annunziata ci sono solo due strade? Che lungo l'Annunziata nelle ore di punta si formano file continue di auto da non permettere il passaggio ad eventuali mezzi di soccorso. Lo sa che per percorre meno di 10 km se va bene si impiegano almeno 45 minuti? Non andavano fatte prima le strade alternative.
Francesco Cappello
24/04/2024 13:48
L'acqua serve anche per il cemento prefabbricato, a meno che i prefabbricati verranno realizzati a Monfalcone o in Tunisia e trasportati in 2 giorni per nave a Messina, con grande guadagno per l'economia messinese.......Infine il problema dei quantitativi d'acqua necessari sussiste (come ho voluto dimostrare nel mio commento precedente contenente qualche indicazione sull'ordine di grandezza in questione pari a centinaia di milioni di m3 d'acqua...) e fa bene il Sindaco a prestare attenzione.